'Tipo Prato', le fabbriche raccontano il territorio e la città
Un appuntamento ogni ultimo fine settimana del mese
giovedì 20 gennaio 2022 17:01
Le fabbriche di Prato e provincia diventano l’oggetto di una nuova esperienza di viaggio con 'Tipo Prato' :un appuntamento ogni ultimo fine settimana del mese.
“Un’idea molto originale, per un itinerario diverso non solo di archeologia industriale ma che racconta una realtà economica tuttora viva” commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani, che ha partecipato alla presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. “Questo andare in fabbrica come in un museo – si sofferma – può essere un modello anche per altri distretti indutriali”.
“Si tratta di un progetto che parla di noi: siamo noi, ci rappresenta con la nostra cultura - spiega il sindaco di Prato, Matteo Biffoni – E quando poi il turista arriva in città può esplorare molto altro: Filippo Lippi, Palazzo Pretorio, l’arte contemporanea del Pecci”.
E' stato confezionato un prodotto turistico molto articolato: le manifatture, storiche e d’avanguardia, diventano teatro, ospitano eventi e provano a raccontare storie ed emozioni, prendendo per mano il turista e portandolo ad esplorare il più grande distretto tessile d’Europa. Un viaggio per appassionati di architettura industriale, architettura, moda e design in un polo innovativo, cresciuto sul recupero delle materie prime e dove l’arte del riciclo - con il cardato, lavorando ‘cenci’ di lana provenienti da tutto il mondo - parte da lontano, dal Medioevo.
E’ questo “Tipo”, il nuovo prodotto turistico tenuto a battesimo in via sperimentale a fine 2021 e che, con il 2022, vuole riproporsi più strutturato, con un programma di laboratori creativi per grandi e piccini, spettacoli ed appuntamenti già in calendario fino a maggio e che poi riprenderà dopo l’estate.
Il 29 gennaio il palcoscenico sarà così quello dell’azienda Picchi, con uno spettacolo del musicista, comico e blogger Elianto. Il 30 gennaio toccherà al lanificio Lucchesi, con laboratori per famiglie. Il 26 febbraio l’azienda Ricceri ospiterà il giornalista Federico Rampini e il suo spettacolo “Moriremo cinesi?”, tema doppiamente di attualità in un distretto connotato da una forte presenza di aziende e immigrati provenienti dal grande paese asiatico. Il 27 febbraio occhi puntati sulla rigenerazione urbana e sulle trasformazioni subite da grandi edifici industriali del passato diventati ‘altro’: dal polo Campolmi, che in pieno centro della città ospita oggi il Museo del tessuto e la biblioteca Lazzerini, all’ex lanificio Bini nella corte di via Genova, oggi effervescente realtà artisica e sociale, fino alla ex Anonima Calamai, tra i più grandi complessi industriali cittadini, e il Macrolotto Zero.
A marzo ci si sposta in provincia: il 26 alla Cartaia di Vaiano, dove si esibirà il musicista Fabio Celenza, e il 27 alle origini della grande industria tessile pratese, dal Museo delle macchine tessile di Vernio all’ex lanificio Romei di Cerbaia e il villaggio fabbrica Forti de La Briglia.
Il progetto è promosso da Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione Cdse Centro di Documentazione Storico Etnografica e dai Comuni di Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano e Vernio in collaborazione con Acte (Associazione Comunità Tessili Europee), Visit Tuscany e Prato Turismo. La direzione artistica degli spettacoli è a cura di Fonderia Cultart.