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Il sabato nero dei treni, riconosciuto indennizzo integrale per ritardi sopra i 180 minuti

I ritardi dovuti al guasto del nuovo sistema digitalizzato di gestione della circolazione

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domenica 05 dicembre 2021 15:39

Il giorno dopo il sabato nero che ha visto grossi disagi e ritardi alla circolazione ferroviaria, Trenitalia prova a correre ai ripari, spigando che alcune problematiche che hanno provocato i forti ritardi dei treni in transito, arrivo e partenza da Firenze sono riconducibili alla messa a punto del sistema ACCM (Apparato Centrale Computerizzato Multistazione) attivato pochi giorni fa nel capoluogo toscano, come spiega Trenitalia in una nota. 

 

"Il Sistema tecnologico, già attivato con successo nei principali nodi nevralgici della rete, assicura a regime una maggiore efficienza, regolarità e affidabilità. In queste prime fasi di esercizio, vista la complessità del nodo ferroviario fiorentino e il sofisticato software che ne regola il funzionamento, sta provocando alcune problematiche con impatto sulla riprogrammazione delle corse in caso di anormalità e ritardi, sulle quali i tecnici di RFI, di Bombardier/Alstom stanno lavorando per una loro quanto più rapida e definitiva soluzione".

 

Nel primo pomeriggio del 4 dicembre si è aggiunto un ulteriore guasto tecnico all'infrastruttura tra Arezzo e Firenze, risolto in circa un'ora dalle squadre tecniche di RFI. Tutti i treni tra le due località hanno dovuto percorrere la linea convenzionale, con un ulteriore aumento dei tempi di viaggio per i convogli coinvolti nel precedente guasto. 

 

Trenitalia ha riconosciuto - per la giornata del 4 dicembre - l’indennizzo integrale per i viaggiatori dei treni che hanno subito ritardi pari o superiori a 180 minuti. Garantito nelle principali stazioni interessate un presidio di assistenza ai viaggiatori, con aggiornamenti anche tramite l’invio di mail e sms. È stato inoltre assicurato il rimborso integrale ai viaggiatori che hanno rinunciato al viaggio e hanno cambiato prenotazione per qualunque altra data.

 

"Rete Ferroviaria Italiana, si scusa con tutti i viaggiatori e con le imprese di trasporto coinvolte per i ritardi e i relativi disagi, indirettamente causati da un sistema che si prefigge, a Firenze come in tutte le altre realtà dove è stato già positivamente attivato, di rendere più fluida, regolare e puntuale la circolazione, a beneficio proprio degli stessi viaggiatori".

 

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Eugenio Giani . “Quanto avvenuto ieri deve essere un campanello d’allarme sull’urgenza di realizzare il sottoattraversamento dell’Alta velocità a Firenze. L’idea di dilatare la fine lavori del tunnel Belfiore- Campo di Marte al 2028 è assurda. Dobbiamo invece impegnarci a rispettare i tempi imposti dal PNRR e puntare a concludere tutto nel 2026. Solo così potremo rendere il sistema ferroviario italiano efficiente e degno di un paese europeo e non vulnerabile come invece ieri ha dimostrato di essere”. Questo l’appello che il presidente ha rivolto al Governo.

 

“E’ inutile pensare ad altre strategie sull’Alta Velocità - ha proseguito Giani - se prima non si completa l’asse fondamentale in Italia, ovvero il collegamento Milano Roma con i nodi di Bologna e Firenze quali punti strategici dai quali si diramano i collegamenti verso l’Adriatico da Bologna, e verso il Tirreno da Firenze. Ed è anche inutile parlare della prospettiva di valorizzare il trasporto pubblico locale su rotaia con tanto di mobilità sostenibile fondata sulla trazione eletttrica, se prima non si rende prioritaria la realizzazione del tunnel sotto Firenze. Firenze, in particolare, è uno snodo che, finché non vedrà realizzato il tunnel che permetterà la separazione dei treni AV convogliati sul passaggio sotterraneo rapido dai treni regionali e locali destinati sui binari in superficie, sarà sempre esposto a una fragilità che potrà far piombare questa stazione in situazioni come quella di ieri, in cui si sono registrati in media 120/140 minuti di ritardo".

 

"La commistione dei due canali, Alta velocità e treni regionali, fa sì che ogni ritardo di un treno AV si rifletta sul sistema dei treni locali e la conseguenza è lo scoraggiamento all’uso del treno. Un effetto che va ad aggravare quello che è già un problema nazionale: lo scarso utilizzo da parte dei cittadini del trasporto pubblico su rotaia. Perché non dimentichiamolo, Firenze, per la sua posizione baricentrica nello Stivale, svolge un ruolo fondamentale nella efficienza della rete ferroviaria di tutto il Paese".

 

“Sono convinto – ha concliuso Giani - della serietà del ministro Giovannini con il quale mi sono confrontato più volte sulla questione, che mi ha dato rassicurazioni sul suo impegno a riguardo. Mi auguro che quanto avvenuto ieri possa essere un ulteriore motivo di riflessione”.


 

 

 

 
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