Gkn, gli operai propongono 'un polo per la mobilità sostenibile'. Annunciata nuova manifestazione
Il Collettivo di Fabbrica: 'Se riaprirà la procedura di licenziamento, promettiamo rabbia'
mercoledì 10 novembre 2021 14:06
“Non c’è più tempo. Facciamo il punto”. È così che inizia il lungo post pubblicato sulla pagina Facebook del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze, che continua la sua battaglia da luglio quando venne avviata la procedura di licenziamento collettivo per tutti i 422 dipendenti dello stabilimento di Campi Bisenzio.
“Gkn ha fatto sapere che non riaprirà la procedura di licenziamento a novembre. Parole, solo parole: nemmeno verbalizzate. E in ogni caso questo implica implicitamente che si prepara a farlo a dicembre. In questo modo i 75 giorni della procedura cadrebbero nei mesi di dicembre e gennaio, mesi ostici per qualsiasi mobilitazione – si legge - Il tempo guadagnato con la vittoria in tribunale dell’articolo 28 è andato sprecato. Non è stato utilizzato dal Governo per approvare nessuna norma antidelocalizzazione né alcuna decretazione d’urgenza per impedire la nuova procedura di licenziamento. La legge antidelocalizzazioni è in Parlamento. Può essere discussa, emendata, modificata. E questo è un fatto. Se Gkn riaprirà la procedura di licenziamento, promettiamo rabbia. La promettiamo per le strade e per le piazze. Firenze, scusaci per qualsiasi disagio”.
“Il movimento di difesa di Gkn è un movimento con molteplici implicazioni. Esso è anche e soprattutto un movimento per impedire che lo stabilimento di Campi diventi l’ennesimo ecomostro sul nostro territorio. Il fatto che l’azienda abbia tra l’altro paventato la nomina di un advisor seriamente convinto che vadano costruiti termovalorizzatori vicino ad ogni stabilimento dell’automotive dovrebbe inquietarci doppiamente”.
“Chiediamo di essere nazionalizzati e di essere rimessi al lavoro, con ricadute socialmente vantaggiose e utili. Ma anche in questo caso facciamo i conti con le vergognose nazionalizzazioni di Mps, Ilva, Alitalia: nazionalizzazioni a perdere o peggio usate come nel caso di Alitalia per una operazione di ricatto sociale – si continua a leggere nel post - Pensiamo ad un piano complessivo, pubblico, di costruzione di un polo di mobilità sostenibile che parta dagli stabilimenti Stellantis in dismissione, passi per le acciaierie, arrivi a Gkn, recuperi la ex Irisbus, Bekaert, che si basi su ricerca e brevettazione pubblica di auto realmente ad emissioni a costo zero, esplorando tecnologie alternative alla stessa auto elettrica la quale determina potenzialmente una follia estrattiva. Si creino task force per la reindustrializzazione pubblica nelle università, si stimolino brevetti pubblici, si trasformi da subito Gkn in un laboratorio socialmente e produttivamente integrato con tutto questo”.
Il Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze conclude annunciando una nuova manifestazione: “Non ci lasciate andare e noi continueremo con voi a inspirare ed espirare, a sospirare e a cambiare. Tenetevi liberi sabato 20 mattina. Convergiamo per insorgere, insorgiamo per convergere”.