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Green pass, la protesta a Firenze. Presidio in piazza Santa Maria Novella

'No green pass' e 'libertá' i cori che partono dalla piazza. La protesta si è svolta pacificamente

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venerdì 15 ottobre 2021 11:08

Da oggi, venerdì 15 ottobre, scatta l'obbligo di green pass per tutti i lavoratori, sia del pubblico che del privato. E insieme all'obbligo, scatta anche la protesta.

 

Protesta che questa mattina a Firenze si è data appuntamento in piazza Santa Maria Novella. Non ci sarà il corteo fino alla sede della Nazione, come era stato annunciato inizialmente, ma un presidio in piazza. Un evento, quello di oggi, che aveva destato preoccupazione, pensando agli episodi di violenza che si erano verificati in concomitanza con la protesta romana di sabato scorso. Ma gli organizzatori del presidio fiorentino precisano: "A scanso di equivoci la nostra è una protesta antifascista, non violenta, per la tutela dello stato di diritto e dello stato sociale".

 

"Hanno fatto di tutto per dividerci, c'è odio, io questo odio non lo provo", dice Fabrizio Valleri, che nel 2019 si candidò a sindaco di Firenze, ed è uno dei organizzatori della protesta,al microfono della piazza, invitando a non dare vita a cortei. I presenti al presidio, qualche centinaio di persone, intonano in coro "Libertà" e "No green pass", mentre in piazza sventolano diverse bandiere tricolore.

 

"Green pass=pena di morte", "Cittadina libera", "libera scelta", "L'unico pass è la costituzione", sono alcuni dei cartelli e degli striscioni alzati in piazza durante il presidio, presidio che si sta svolgendo pacificamente. 

 

Prende parola anche una rappresentante degli studenti contro il green pass, che insieme ai "cittadini toscani" avevano 'firmato' il volantino che circola da giorni sui social. "Oggi una delle giornate più importanti degli ultimi venti anni, oggi dimostriamo che non siamo ricattabili. Hanno bisogno di farci passare tutti per fascisti e no vax, con la scusa di violenze fatte da altri, vogliono mettere in discussione il diritto di sciopero. Come se noi dopo due anni di privazioni in cui ci hanno tolto il diritto allo studio e al lavoro, non avessimo il diritto di protestare in piazza. Noi non siamo no vax, non ci interessa dei vaccini, il problema è politico, noi ci fidiamo della scienza, non ci fidiamo degli scienziati e non ci fidiamo di Draghi. Stiamo dimostrando che gli italiani non dicono si signore a nessuno".

 

Irene Grossi

 

 
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