Prato, lavoratori Texprint iniziano lo sciopero della fame: presidio davanti al Comune
Il sostegno del Collettivo di fabbrica Gkn: 'La lotta Texprint e quella Gkn sono una unica cosa'
giovedì 02 settembre 2021 15:56
E’ iniziato ieri, mercoledì 1 settembre, alle 10:30 lo sciopero della fame di otto lavoratori della Texprint e due sindacalisti del Si Cobas. A loro si aggiungeranno anche altri lavoratori in una staffetta solidale.
L’iniziativa si svolge in Piazza del Comune a Prato, dove è stato allestito un presidio permanente con tende, tavoli, sedie e striscioni. L’iniziativa arriva dopo 228 giorni di sciopero e presidio permanente contro lo sfruttamento ai cancelli della stamperia tessile di via Sabadell, dove il presidio continua anche ora.
"L’iniziativa punta il dito contro l’immobilismo ed il silenzio che ha contraddistinto le istituzioni locali durante i sette mesi trascorsi dall’inizio della vertenza sindacale in cui i lavoratori denunciano turni di 12 ore su sette giorni la settimana, contratti irregolari, lavoro nero, violazione di tutti i diritti più elementari quali le ferie e la malattia pagata. Ma anche contro i ritardi degli accertamenti dell’Ispettorato del Lavoro, ancora assenti", spiega Si Cobas Prato.
"Inizia così lo stato di agitazione permanente annunciato dal sindacato e diretto alle istituzioni del territorio. A queste si richiede non solo una presa di posizione concreta all’interno della vertenza sindacale, ma iniziative concrete a sostegno dei bisogni sociali dei lavoratori sfruttati del distretto".
Il sindacato e i lavoratori richiedono la convocazione quindi di un tavolo interistituzionale con il coinvolgimento di Prefettura, Comune di Prato, Regione Toscana ed Ispettorato del Lavoro.
"Una multa. È questa l'unica risposta arrivata dal Comune di Prato agli operai in sciopero della fame da ieri davanti al palazzo comunale. Cosa chiedono i lavoratori al Comune? Di finire il silenzio e l'omertà sullo sfruttamento che denunciano da sette mesi. Di riconosce la residenza nel Comune ai lavoratori che qui vivono, lavorano (sfruttati), e pagano le tasse e che oggi sono esclusi da assistenza medica e welfare. Di attivarsi per il riconoscimento di permessi di soggiorno speciali per vittime di sfruttamento. Nessuno, dopo più di 24 ore, è venuto ad ascoltare i lavoratori", fa sapere Si Cobas.
Non si fa attendere il sostegno del Collettivo di fabbrica Gkn. "I lavoratori Texprint e le compagne e i compagni del Si Cobas hanno iniziato ieri lo sciopero della fame e hanno portato il presidio sotto il Comune di Prato. Oggi una nostra delegazione porterà sali minerali e acqua. Ma noi non "portiamo" nè "diamo" solidarietà. Questi verbi potrebbero avere il sapore di qualcuno che dall'esterno concede un po' del proprio tempo e della propria attenzione alla lotta altrui. Se non lo si è capito, la lotta Texprint e quella Gkn sono una unica cosa. Non si tratta di una affermazione generica del tipo: in fondo il mondo è tutto collegato".
"E non sono una unica lotta "solo" perchè siamo stati gli uni a fianco degli altri sin dall'inizio. Nel distretto di Prato e nella nostra zona industriale non ci sono solo crisi e chiusure. Ci sono anche aziende che aprono, nascono, si sviluppano e muoiono ma che pretendono di farlo in assenza di diritti. In pratica in Gkn vogliono delocalizzare macchine e produzione, mentre a Texprint hanno delocalizzato diritti, leggi e contratti.
E' lo stesso identico movimento economico, lo stesso identico processo. Anche per questo, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori Texprint e a tutte le aziende in lotta, noi insorgiamo".