Caddy e risciò vietati in area Unesco, scatta la protesta sotto Palazzo Vecchio
Decine di mezzi sotto Palazzo Vecchio per protesta contro il provvedimento
mercoledì 09 luglio 2025 16:51
Protesta con decine di caddy e risciò sotto Palazzo Vecchio. Il motivo è il divieto di questi mezzi in area Unesco, arrivato oggi con il “regolamento per lo svolgimento dell’attività di trasporto turistico” che a breve sarà approvato in giunta, in seguito al vaglio del Consiglio Comunale prima di entrare in vigore.
"Palazzo Vecchio intende dare regole certe e limiti prestabiliti ad un settore che attualmente non è regolamentato e che sta creando diversi problemi in centro storico", la reazione del Comune di Firenze. Gli assessori allo sviluppo economico Jacopo Vicini e alla mobilità Andrea Giorgio, che hanno firmato il nuovo regolamento che approderà in giunta nella prossima seduta, hanno ricevuto una delegazione di conducenti di mezzi turistici tipo caddy e risciò che si erano radunati in piazza Signoria per protesta. Durante l’incontro sono state illustrate le linee guida della riorganizzazione, che prevede in area Unesco un massimo di 24 autorizzazioni per navette turistiche elettriche con specifiche caratteristiche. Oltre al numero contingentato il nuovo regolamento prevede che questi 24 mezzi possano muoversi solo su due percorsi predefiniti mettendo fine alla possibilità di andare ovunque all’interno dell’area Unesco. E’ importante, hanno ribadito gli assessori di Palazzo Vecchio, che non sia più presente abusivismo e lavoro nero e che vengano garantiti e rispettati tutti i livelli di sicurezza necessari per il trasporto e per chi vive e frequenta il centro storico. La delibera intanto prosegue il suo corso e sarà approvata in giunta nelle prossime giornate, prima di andare al vaglio delle commissioni consiliari e del consiglio comunale
Il regolamento, preparato dall’assessorato al turismo guidato da Jacopo Vicini e da quello alla mobilità guidato da Andrea Giorgio, ha come obiettivo quello di "disciplinare il trasporto turistico nell’area Unesco e dare regole certe e garanzie di sicurezza a chi li usa e ai frequentatori della città".
Avvalendosi della Legge Regionale e sulla base della necessità di tutelare l’area Unesco, l’Amministrazione ha deciso di introdurre regole precise per lo svolgimento di questo tipo di attività in centro storico. In concreto il trasporto turistico effettuato con i mezzi atipici viene vietato su tutta l’area Unesco eccezion fatta per le navette turistiche elettriche (in numero massimo di 24) che dovranno rispettare alcune caratteristiche (massimo 8 passeggeri, colore bianco, omologazione come veicoli atipici M1, dotate di tutti i dispositivi di sicurezza, intestate ad agenzie di viaggio e turismo) e solo su due itinerari prestabiliti dal Comune per il quale dovranno chiedere il nulla osta alla Direzione Mobilità.
I controlli saranno effettuati dalla Polizia Municipale e riguarderanno i veicoli esclusi e quindi di fatto abusivi per i quali, se trovati in centro, scatterà il sequestro, mentre per quelli che hanno il nulla osta ma svolgono attività irregolare è previsto il ritiro del nulla osta e una multa da 500 euro. Ma le verifiche interesseranno anche le navette in regola con il nulla osta, che dovranno transitare nei percorsi definiti e fermarsi per far scendere i turisti nei luoghi prestabiliti. In caso contrario anche queste saranno multate (sempre 500 euro) con sospensione dell’attività e ritiro del nulla osta.
“Non stupisce – spiega il capogruppo del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi – quanto sta accadendo sotto le finestre di Palazzo Vecchio oggi pomeriggio. A seguito del provvedimento degli assessori Vicini e Giorgio, che regolamenta e restringe le modalità di lavoro dei caddy elettrici e dei golf car, assistiamo ad una certa e propria invasione di mezzi elettrici. Non ci stupisce, purtroppo, perché se manca, per l’ennesima volta oggi, il confronto con le categorie interessate dai provvedimenti del Comune, è chiaro che non può che essere questo il risultato. Giusto ieri in Commissione Sviluppo Economico i rappresentanti del mondo del trasporto green erano venuti per presentarsi e confrontarsi con l’Amministrazione. Perché non sono intervenuti anche gli assessori competenti? Perché lasciare sempre ad un comunicato stampa le notizie evitando il dialogo?
Non condividiamo questo modo di agire pur ritenendo che delle regole servono, questo non fa altro che allontanare cittadini e categorie professionali dal governo della città e da chi è chiamato a rappresentarla. Ma come è possibile che la Commissione non fosse a conoscenza di un nuovo regolamento e di una conferenza stampa fissata poco dopo?".
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