Firenze per i 50 anni di Medici Senza Frontiere, la proiezione del docufilm 'Egoisti'
La proiezione nel chiostro del Museo Novecento
mercoledì 25 agosto 2021 10:10
Firenze per i 50 anni di Medici Senza Frontiere è il ciclo di iniziative culturali organizzate nel capoluogo toscano da Medici Senza Frontiere (MSF) e il Comune di Firenze per celebrare e raccontare i 50 anni dalla nascita dell’organizzazione medico-umanitaria.
Dopo la lettura del libro “Le Ferite” a Palazzo Strozzi, il Museo Novecento ospiterà il secondo evento giovedì 26 agosto 2021 alle ore 21:00 con la proiezione del film documentario Egoisti con la voce narrante di Stefano Accorsi. L’evento è in collaborazione con lo Spazio Alfieri. A seguire le testimonianze di Valentina Burzio, pediatra, e Maria Cristina Manca, antropologa, che porteranno la loro personale esperienza di operatrici umanitarie di MSF in contesti di emergenza, dall’Afghanistan al Sud Sudan. L’ingresso è libero con prenotazione alla seguente piattaforma.
Egoisti è un film-documentario realizzato da Aftermedia in collaborazione con MSF in occasione del suo 50esimo anniversario, che raccoglie le testimonianze di medici, infermieri e logisti da ogni parte del mondo, ma anche quelle dei loro cari che vivono di riflesso sulla propria vita l’impatto di una scelta difficile e coraggiosa, tra l’“egoismo” di partire lontano dalla propria famiglia e la vocazione di un’esistenza dedicata agli altri.
“Come operatori umanitari abbiamo sempre l’illusione di riuscire a cambiare qualcosa, a volte succede, e a volte no. Ma le volte “no”, non sono mai abbastanza forti da convincerti a non ripartire” ha dichiarato Maria Cristina Manca, antropologa e operatrice umanitaria di MSF che ha lavorato in Sud Sudan, in un’epidemia di morbillo in Repubblica Democratica del Congo, in numerose missioni sull’emergenza Ebola e nell’intervento di MSF sul Covid-19 in Italia. “Continui a partire per il rapporto che si instaura con tutte le persone che incontri durante la missione. Partire è facile, il difficile è tornare, dover spiegare quello che hai vissuto e provato agli affetti che ti aspettavano a casa. Come spieghi le epidemie, le guerre, la violenza? Nella mia prima missione durante l’epidemia di Ebola in Guinea, inizialmente non dissi ai miei cari dove sarei andata: ho scelto il silenzio, e credo che questa scelta sia una forma di protezione”.
"In mezzo secolo di storia - ha sottolineato l'assessore al Terzo Settore Cosimo Guccione - Medici Senza Frontiere è intervenuta nelle più grandi emergenze mondiali. Una storia di solidarietà che continua incessante: basta pensare alle crisi ancora in corso e alle popolazioni dimenticate, lontane dai riflettori ma che hanno un disperato bisogno di cure". "Quello di Firenze - ha aggiunto - sarà non solo un momento per fare un bilancio ma anche l'occasione per una riflessione collettiva sul futuro e su come rispondere alle nuove sfide che attendono".
“Da cinque lustri abbiamo notizie della straordinaria azione di Medici Senza Frontiere in ogni luogo dove ci siano sofferenza e dolore, bisogno di cura e intervento umanitario” ha dichiarato Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento. “Ne ammiriamo l’indefessa volontà di agire per gli altri in condizioni difficilissime impervie rischiose come messaggeri di pace e di fratellanza. Il Museo Novecento è onorato di ospitare il film Egoisti dedicato a questi eroi semplicemente altruisti che scelgono la via più difficile dell’impegno umanitario”.