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Prato, 17 bische clandestine individuate dal 2024 ad oggi: sequestrati 750.000 euro

Nelle bische sono risultati essere praticati il gioco d'azzardo, fra i quali, il Pai Gow e il Mahjong, e scommesse illegali su larga scala

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sabato 03 maggio 2025 16:37

Sono diciassette le bische clandestine individuate dal 2024 ad oggi nel territorio della Chinatown pratese, con le investigazioni espletate dalla Procura pratese.

 

Nelle bische sono risultati essere praticati il gioco d'azzardo, fra i quali, il “Pai Gow" e il "Mahjong", e scommesse illegali su larga scala, con il coinvolgimento di  circa 160 persone tra giocatori e titolari/organizzatori delle attività, con un sequestro complessivo di circa 750.000 euro in contanti, successivamente versati al Fondo Unico Giustizia.

 

Le iniziative, spiega la Procura, si collocano nel quadro di una ben individuata strategia funzionale a contrastare il fenomeno particolarmente radicato nel distretto pratese, uno dei più importanti del Paese, capace di generare consistenti flussi di denaro sommerso. La Procura ha reso noto un bilancio degli interventi effettuati. Innanzitutto, l'11 gennaio 2024, è stata individuata una bisca clandestina in via Castagnoli, con sequestro di circa 115.000 euro e il coinvolgimento di 38 cittadini cinesi. Il 14 marzo 2024, è stato individuato altro centro illegale in via Valentini, a Prato, con  sequestro di circa 125.000 euro in contanti e il coinvolgimento di cinque cittadini cinesi e di 12 soggetti di nazionalità. È stata, poi, individuata, agli inizi del 2024, nel Macrolotto 1, la sede di una ditta di confezioni trasformata in bisca clandestina. All'interno sono stati sorpresi in flagranza diversi soggetti intenti a praticare il gioco d'azzardo cinese "Pai Gow", con la presenza di oltre 323.000 in contanti, registri contabili, strumenti per il conteggio delle banconote e postazioni informatiche per l'accesso a siti di scommesse online non autorizzati.

 

Nell'occasione, sono stati individuati undici soggetti nei cui confronti sono stati contestati i reati di cui agli articoli 718 e 720 del Codice Penale, e sequestrati di 3 personal computer, 4 telefoni cellulari. L'analisi forense dei dispositivi mobili sequestrati ha permesso nei mesi seguenti di scoprire quattro ulteriori esercizi abusivi, formalmente operanti come internet point ma strutturati per l'accesso a piattaforme estere non censite dall'Amministrazione Dogane e Monopoli. Sono stati così sequestrati 104 personal computer, 2 video lottery terminal (VLT, apparecchi elettronici da intrattenimento utilizzati per praticare il gioco d'azzardo, sprovvisti di autorizzazione statale) e oltre 11.000,00 euro in contanti, con la contestazione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di 1.104.000 euro.  

 

II 22 agosto 2024, in via Castagnoli a Prato, è stata scoperta altra bisca clandestina, con il sequestro di 9.300,00 euro e il coinvolgimento di 6 cittadini cinesi. Il 29 ottobre 2024, in via Filzi, è stata individuata un'ulteriore bisca, con il sequestro  di circa 5.000 euro in contanti e il coinvolgimento di quattro cittadini cinesi. Il 17 novembre 2024 è stata scoperta in via Puccini a Prato, una bisca clandestina, con il sequestro di 4.000 euro in contanti e il coinvolgimento di 8 cittadini cinesi. Nella serata del 9 dicembre 2024, veniva individuato uno stabile in via del Molinuzzo, nel Macrolotto 2, dove venivano individuati 16 cittadini di nazionalità cinese, intenti a giocare a "Mahjong" e ad altri giochi d'azzardo e sottoposti a sequestro oltre 70.000 euro in contanti presenti sui tavoli da gioco. L'11 dicembre 2024, in un appartamento, ubicato a Prato, venivano individuati 6 cittadini cinesi che esercitavano il gioco d'azzardo denominato "Mahjong”, con contestuale sequestro di circa 8.000 euro in contanti e numerosi mazzi di carte. II 6 gennaio 2025, in via Arno, in Prato, veniva individuato al centro di giochi e scommesse clandestini, con il coinvolgimento di 4 cittadini italiani e di dodici cinesi, con sequestro di fiches e di un brogliaccio con annotazione di numerosi crediti e  debiti derivanti dal gioco d'azzardo e dalle scommesse praticate.

 

Il 26 gennaio 2025, in via Pollative, a Prato, veniva trovata una bisca clandestina, con sequestro di circa 20.000 euro in contanti e il coinvolgimento di tre cittadini cinesi. Il 27 marzo 2025, in via Pistoiese a Prato, venivano sequestrati circa 15.000 euro  in contanti, con il coinvolgimento di 13 cittadini cinesi. Il 29 aprile 2025, a seguito di accesso ispettivo effettuato, è stata individuata una  nuova bisca clandestina urbana, allestita per il gioco del Mahjong, con all'interno la presenza di cinque soggetti, intenti a praticare il gioco d'azzardo e di numerose mazzette di denaro sui tavoli. Nella circostanza, venivano sequestrati circa 4.000 euro in contanti, di 672 tessere Mahjong, di 21 dadi, di 16 bacchette in legno, di 2 tappeti da gioco e di 4 tavoli, di cui uno elettronico.

 

Il 30 aprile 2025, alle ore 16 circa, si procedeva al controllo di un edificio ubicato in via Strozzi e venivano individuate persone intente a praticare il gioco d'azzardo. Il controllo consentiva di individuare all'interno del locale nove persone, tutti appartenenti alla comunità cinese. Il locale, in passato usato per fini commerciali, si presentava predisposto su due livelli, piano terra e seminterrato dove, all'interno di quest'ultimo veniva scoperto un grosso stanzone con sette tavoli da gioco, attorno ad uno dei quali erano presenti i tre soggetti in questione, regolari i Italia, intenti a giocare al gioco d'azzardo denominato "Mahjong" con le relative bacchette e alcuni dadi. L'accertamento al riguardo permetteva di rinvenire delle banconote di denaro per un ammontare di circa 2.000 euro, che gli stessi avevano occultato al di sotto del pavimento adesivo posto sotto le sedie, nonché all'interno di un divano presente in stanza. Una volta scoperto il denaro, i tre giocatori ammettevano di averlo celato prima dell'intervento delle Forze dell'Ordine e che lo stavano utilizzando nel corso del sopracitato gioco.  

 

Le articolate investigazioni, coordinate dalla Procura pratese, si sono nutrite dell'apporto  degli appartenenti della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale.

 

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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