La Pasticceria Silvano e Valentino, famosa per le sue dolcezze a Firenze, è finita al centro di una serie di polemiche che sono sfociate in minacce e insulti sui social.

Alessandra, la titolare della pasticceria, ci ha raccontato quello che è successo. "Il 5 Agosto abbiamo pubblicato un post su Facebook sui social per spiegare le nuove regole per la consumazione legate al green pass. Era un post un po' sarcastico ed ironico. Noi siamo una pasticceria e vendiamo dolcezze, qualcosa di leggero. Volevamo mettere un po' di leggerezza nell'argomento".

Cosa è successo? "E' nata una discussione molto accesa sotto la foto. I toni si sono scaldati e siamo arrivati alle minacce e agli insulti. Ci hanno augurato di fallire e morire; abbiamo contattato i nostri legali anche se sono profili che probabilmente non porteranno a nessuna persona reale".

Fra le varie risposte non solo le minacce di morte e gli auguri di un prossimo fallimento, ma anche la minaccia di far partire un tam-tam di segnalazioni per invitare i clienti a non consumare più presso la pasticceria che dal 1979 si trova in via Paganini. "Tre persone sono venute in negozio e ci hanno invitato a disubbidire al sistema, a non essere collaborazionisti dello Stato", continua a raccontare Alessandra. 

Subito dopo è arrivata tanta solidarietà da clienti e cittadini. L'assessore Federico Gianassi ha scritto un post sui social per sostenere il locale. "È davvero inaccettabile. In ogni caso se perderanno qualche cliente novax, io per parte mia ci passerò più spesso. Perché è un’ottima pasticceria e perché rispetta le regole".

Come è andato il primo giorno con il green pass? "Abbiamo avuto un calo di presenze, ma è normale. Succede ogni volta che viene introdotta una novità. Abbiamo avuto molte conferme dai parte dei nostri clienti che ci hanno dimostrato la loro vicinanza" continua la titolare. "Sono venuti anche i Nas a controllare il rispetto delle norme ed è andato tutto normalmente. Abbiamo assunto una persona solo per controllare i green pass, in modo da non abbassare il livello qualitativo del servizio". 

La pasticceria ha 15 dipendenti, ha fatto poca cassa integrazione e ha investito molto sulla diversità dei prodotti offerti per soddisfare il cliente. 

"L'11 Marzo 2020 abbiamo chiuso l'attività nel periodo del lockdown. Mio padre e il mio compagno erano entrambi ricoverati per covid. Mio padre è morto, ma se ci fossero state le norme di prevenzione e i vaccini, forse sarebbe ancora vivo. Conosciamo molto bene il Coronavirus, lo prendiamo seriamente." conclude Alessandra, prima di tornare a coccolare i suoi clienti.  

Foto delle pagine Facebook dell'Assessore Gianassi e della Pasticceria Sivano e Valentino