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Maltrattamenti, violenza sessuale e 'revenge porn': arrestato un 23enne

La compagna, ora ex, racconta due anni di umiliazioni e violenze: pugni, calci, schiaffi, morsi, fino a torture con lattine, forbici o coltelli

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lunedì 03 maggio 2021 10:18

Maltrattamenti in ambito familiare, violenza sessuale e “revenge porn” nei confronti della compagna (ora ex): di questi reati è ritenuto responsabile un 23enne, nei confronti del quale nella serata del 30 aprile i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, Dott.ssa Silvia Romeo, su richiesta del Sostituto Procuratore della  Repubblica di Firenze, Dott. Giacomo Pestelli.

 

La protagonista della vicenda, come riporta una nota diffusa dai militari, è una giovane fiorentina, 23enne, che per circa due anni ha intrattenuto con l'arrestato, classe 1998, un rapporto caratterizzato da un costante clima di tensione, umiliazioni e violenze che l’uomo infliggeva alla compagna.  

 

L’ultimo episodio subito dalla donna, che l’ha portata a raccontare tutto chiedendo aiuto, si è verificato nella serata tra il 9 e il 10 marzo 2021. Secondo la ricostruzione fatta dalla vittima, e diffusa dai carabinieri, in quell’occasione la coppia, che non aveva un domicilio fisso, era ospite in un appartamento di amici nella zona di Campo di Marte. Lei stava cucinando mentre l’uomo era intento a fumare e bere alcolici. Tutto sembrava tranquillo fino a quanto sul cellulare della giovane era giunto un sms da parte di un’amica che ha infastidito l’uomo causandogli l’ennesimo scatto di ira incontrollata: questi ha incominciato a percuotere la compagna, a picchiarla con calci e pugni, a ingiuriarla ed insultarla e minacciarla di morte.

 

Non appena la vittima ha tentato di fuggire è stata bloccata, picchiata con violenza tale da renderla inerme e costretta in ultimo a subire un rapporto sessuale. Il 23enne poi, tramite un social network, ha inviato a un comune conoscente un video destinato a rimanere privato, girato tempo prima, nel quale era ripresa la vittima mentre era nuda. Solamente alle prime luci del mattino, dopo diverse ore, la donna è riuscita a fuggire e chiedere aiuto.

 

Il racconto che la donna fa ai carabinieri ripercorre due anni di umiliazioni e violenze: pugni, calci, schiaffi, morsi e in alcuni casi torture con l’utilizzo di lattine, forbici o coltelli da cucina, tanto da essere anche costretta a ricorrere alle cure dei sanitari. Due anni di continue bugie raccontate a genitori, amici e sanitari per coprire i segni delle violenze e forse per “proteggere e giustificare” il compagno.

 

Le indagini dei Carabinieri coordinati dalla Procura fiorentina hanno invece riscontrato il racconto e l’attendibilità della giovane, elementi questi pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria che hanno consentito l’emissione del provvedimento restrittivo oggi eseguito con la cattura e la traduzione in carcere dell’indagato. 

 

 

 
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