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Toscana ancora arancione, Giani non ci sta: 'Decisione ingiusta e immotivata'

Giani lamenta una disparità di trattamento e lancia un appello per riunire prima la cabina di regia

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sabato 12 dicembre 2020 13:05

E' un Giani fortemente amareggiato quello che interviene in diretta Facebook per commentare l'ordinanza ministeriale che ha lasciato la Toscana in zona arancione, anziché consentire il ritorno in zona gialla. Il presidente della Regione parla di "decisione ingiusta e immotivata", lamenta una disparità di trattamento con le altre regioni e lancia un appello al Ministro Speranza e a Conte.

 

"Con questa diretta voglio esprimere la mia opinione sulla questione che la Toscana rimane zona arancione fino alla settimana prossima. Devo e voglio dire, mettendoci la faccia, che ritengo la decisione ingiusta e immotivata, che non rende merito al lavoro che è stato fatto soprattutto dai toscani con i loro comportamenti, alle istituzioei e ai dati. Oggi abbiamo 574 contagiati, da lunedì ad oggi abbiamo sempre avuto questa media. Un dato molto interessante se confrontato con le altre regioni, la Toscana ha uno dei minori livelli di contagio adesso, e si viene a creare una disparità di trattamento, con regioni che sono in zona gialla da tempo anche se arrivate, una di queste, ad avere numeri vicini a 4mila contagi".

 

"Non ci sono solo i contagi, anche negli ospedali abbiamo neanche 1500 posti Covid, un mese fa abbiamo toccati i 2.200. I miglioramenti sono obiettivi, raggiunti con numero dei tamponi, e minore occupazione in terapia intensiva. Mi sento di segnalare soprattutto l'ingiustizia perchè i dati ci portano in condizioni di area gialla, con maggiori movimenti. Vi è l'impegno delle istituzioni, abbiamo inaugurato il centro covid Pegaso che consentirà di alleggerire la situazione degli ospedali, altri posti a Prato, a Campo di Marte a Lucca, un'implementazione di posti che libera gli ospedali per le altre attività. Ci troviamo di fronte alla prospettiva di avere una situazione che vede nelle altre regioni dati superiori".

 

"Perchè la Toscana è in zona arancione? Mi è stato detto perché si è voluto essere rigidi sul principio formale che prevede 14 giorni di zona arancione prima di tornare in gialla. Ma il modello lo vedevo funzionare diversamente, se i dati migliorano, perché aspettare? Noi del resto abbiamo un Dpcm diverso, quello del 3 dicembre, l'altro era rigido, questo invece consente di poter entrare anche prima in zona gialla".

 

L'appello di Giani. "Quindi faccio un appello al Ministro della Sanità e al Presidente del Consiglio, perché la cabina si riunisca prima di venerdì, ma all'inizio della settimana, questo potrebbe consentire il rientro in zona gialla prima di domenica. Sento nella mia amarezza anche la voglia di lottare rispetto ad un'ingiustizia che avverto. Anzichè agli iter procedurali dobbiamo guardare i dati. Ad un livello di contagio deve corrispondere maggiore o minore restrizione".


"Grazie ai toscani, perché la cultura della prevenzione è cresciuta, tutti hanno la msscherina, il distanziamento è rispettato, per questo siamo arrivati ai dati positivi, grazie alle istituzioni che si sono impegnate, grazie ai 500 giovani che ci hanno aiutati nel tracciamento, oggi siamo al 100% di tracciamento. A fronte di tutto questo impegno è evidente che la Toscana meriti di essere prima possibile in zona gialla, senza mai abbassare la guardia, rispetto ai comportamenti virtuosi siamo tutti pronti a fare la nostra parte. Ora, l'obiettivo è quello di essere equi, evitando disparità di trattamento tra le Regioni", conclude Giani.

 

 

 
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