Continuano i controlli dei carabinieri forestali per prevenire comportamenti illeciti in aree boscate, vulnerabili e sottoposte a vincolo paesaggistico.

Un primo episodio, riferiscono i carabinieri, è avvenuto nel comune di Rufina, in località Casi (Firenze). Sul posto gli agenti hanno constatavano l’esecuzione di lavori effettuati con mezzo escavatore.

La movimentazione del terreno aveva comportato l’estirpazione di vegetazione arbustiva e arborea forestale per una superficie di 1200 metri quadrati. Dalle attività investigative è emerso che il soprassuolo vegetale estirpato si era formato da un abbandono, da più di quindici anni, di un terreno già destinato a coltura agraria. In base alla Legge regionale Toscana il terreno era da considerarsi assimilato a bosco, con la conseguente tutela giuridica prevista. Ma non era stata ottenuta né tanto meno richiesta l’autorizzazione paesaggistica agli enti competenti.

Denunciato per violazione del Codice del paesaggio l’esecutore al quale è stata anche contestata una sanzione amministrativa per violazione della normativa forestale di 960 euro.

Il secondo episodio è avvenuto in località Pecille, nel comune di Certaldo. Secondo quanto riferito dai carabinieri, il proprietario dei terreni aveva movimentato con mezzo meccanico una fascia di terreno lunga una novantina di metri per una larghezza di quattro, ricadente in un bosco, eliminando la vegetazione arbustiva ed arborea senza alcun titolo abilitativo.

E’ stato dunque denunciato per violazione del Codice del paesaggio, per aver recato pregiudizio ad un bene tutelato quale è il bosco, senza la prescritta autorizzazione.

Foto: Carabinieri