Firenze, la protesta dei bibliotecari precari
Un flash mob in piazza Signoria
lunedì 25 maggio 2020 12:53
I bibliotecari scendono in piazza. Martedí 26 maggio alle ore 14, in concomitanza con la riapertura parziale dei servizi bibliotecari del Comune di Firenze, i bibliotecari precari in appalto si ritroveranno in piazza Signoria per un flash mob mirato a "rivendicare il loro diritto al lavoro e garanzie per il loro futuro".
"A solo un mese dalla scadenza dell’appalto non c'è stata ancora nessuna informazione ufficiale su un’eventuale proroga o sul contenuto del nuovo bando e la maggior parte dei quasi cento lavoratori del mega-appalto delle biblioteche comunali fiorentine si ritrova in FIS (Fondo Integrazione Salariale al 67% dello stipendio abituale). Ancora per qualche settimana, secondo il rinnovo contenuto nell'ultimo Decreto Rilancio. E poi che ne sarà di loro? Il servizio bibliotecario fiorentino, in appalto da luglio 2007, è portato avanti da professionisti qualificati e formati che da oltre un decennio garantiscono tutte le attività svolte nelle biblioteche: la scelta dell’Amministrazione Comunale di impiegare dipendenti comunali in sostituzione di questi lavoratori, oltre a rappresentare una palese violazione del codice degli appalti, costringe gli stessi dipendenti comunali a vestire scomodi panni, quelli di chi ruba il lavoro a lavoratori con i quali hanno condiviso per anni la gestione di questi importanti servizi", si legge nella nota di Cobas e Usb.
Queste le richieste all’Amministrazione: garanzie ufficiali sui tempi di rientro a lavoro del personale ATI, garanzie ufficiali sul recupero dei mesi di sospensione e sulla proroga, specificando le condizioni, garanzie ufficiali sul nuovo bando di gara che rispetti il già siglato Protocollo d'intesa in materia di appalti pubblici e che non preveda riduzioni del personale attualmente impiegato, tutele per lavoratrici e lavoratori che, allo stato attuale, risultano coperti dal FIS solo fino alla metà di giugno, tutele per lavoratrici e lavoratori con contratti a tempo determinato (scaduti durante l’emergenza Covid o in scadenza a fine appalto) o con contratto a chiamata che sono rimasti esclusi dalle varie forme di sussidio statale.
I manifestanti scenderanno in piazza muniti di mascherina, maglia bianca e un libro.