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Nardella sul discorso di Conte: ‘Mi sarei aspettato più attenzione e chiarezza'

“A Firenze, da sindaco, dove potrò intervenire, interverrò con convinzione"

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lunedì 27 aprile 2020 12:11

In vista del 4 maggio siamo tutti in prima linea per fare del nostro meglio, per tornare alla normalità, ovviamente nel rispetto di tutte le regole. Capisco che sia un momento difficile per il Governo, ma ieri mi sarei aspettato attenzione e chiarezza sul futuro della scuola, sul sistema di tamponi e test sierologici, sulla nuova app Immuni, sulla situazione di ristoranti e bar che dovranno rimanere chiusi per un altro mese, sulle imprese e cooperative in difficoltà che ancora non sanno se riusciranno a riaprire, su migliaia di fedeli di ogni religione che non sanno quando potranno assistere alle funzioni, sul mondo della cultura e dello spettacolo che ancora non ha una prospettiva certa, anche se lontana”. 

 

È così che inizia il messaggio che il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha postato sulla sua pagina Facebook, dopo la conferenza stampa di ieri sera del premier Conte che annunciava le misure del nuovo Dpcm.

 

A Firenze, da sindaco, dove potrò intervenire, interverrò con convinzione. Intanto siamo già a lavoro per riaprire alcuni spazi verdi controllati e per consentire ai bambini alcune attività. Poi il commercio, anima della nostra città, a cui la cassa integrazione non è ancora arrivata e che ha mille difficoltà nell’ottenere soldi dalle banche” si legge sempre nel post del primo cittadino di Firenze.

 

Dario Nardella ha poi ricostruito “non senza fatica”, come riporta nel suo messaggio, in 19 punti il percorso da fare per imprenditori e lavoratori in piena emergenza Covid19 al fine di ottenere la cassa integrazione, ricordando che in Italia ci sono 25 forme diverse in cassa integrazione: “Morale della favola: in una situazione di emergenza come questa non si possono lasciare milioni di persone senza soldi e migliaia di aziende in balìa di una burocrazia inestricabile e lenta, nonostante l’impegno delle aziende e dei sindacati”.

 

“Le Regioni diano massima priorità alla trasmissione delle pratiche residue di Cigd – conclude così il suo post Nardella - Il Governo fissi nel prossimo decreto legge una sola cassa di integrazione in regime di Fase 2, in accordo con imprese e sindacati. Si proroghi la Cig almeno per altri tre mesi per evitare il collasso di migliaia di aziende e il rischio di licenziamenti a valanga”.
 

Immagine di repertorio

 
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