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Firenze, bandiere a mezz'asta e minuto di silenzio per le vittime di Coronavirus

Nardella: 'Come se tutta Italia si fosse raccolta intorno alle famiglie dei nostri concittadini morti come se fossero in guerra'

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martedì 31 marzo 2020 12:47

In tutta Italia alle ore 12 di oggi, martedì 31 marzo 2020, un minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta come segno di lutto per ricordare le vittime di Coronavirus.

 

Anche a Firenze bandiere a mezz'asta a Palazzo Vecchio, con il sindaco Dario Nardella che, come tutti i primi cittadini della Penisola, con indosso la fascia tricolore, ha partecipato al minuto di silenzio con la fascia tricolore in piazza della Signoria.

 

“È stato un momento molto emozionante - ha detto il sindaco - In questo minuto di silenzio abbiamo mostrato il volto più umano del nostro Paese. Noi italiani saremo disorganizzati, spesso siamo egoisti, ma abbiamo una grandissima umanità, un grande senso di generosità e solidarietà. E alla fine siamo anche capaci di organizzarci perchè il sistema sanitario italiano è tra i migliori al mondo e lo stiamo dimostrando soprattutto nelle regioni più colpite dal Coronavirus”.

 

“Il minuto di silenzio ci è servito innanzitutto per esprimere la vicinanza ai familiari delle persone morte - ha continuato Nardella - Non riesco a togliermi dalla testa l’immagine delle bare accatastate nelle chiese del bresciano e del bergamasco. È terribile non poter piangere con una cerimonia funebre il proprio caro defunto: credo sia uno dei prezzi più dolorosi che tutti noi stiamo pagando per colpa di questa epidemia. Oggi abbiamo compiuto un atto bellissimo: è come se tutta Italia si fosse raccolta intorno alle famiglie dei nostri concittadini morti come se fossero in guerra. Nel minuto di silenzio mi sono sentito vicino a tutti gli 8mila sindaci italiani e per questo ringrazio l’Anci”.

 

“Vorrei ricordare in particolare i miei colleghi dei Comuni più colpiti - ha proseguito Nardella - In questi giorni ho sentito spesso i sindaci di Brescia Emilio Del Bono e di Bergamo Giorgio Gori. Li ho sentiti molto provati, ma non avviliti e questo credo sia un bel segnale. In un momento così difficile, sentire dei sindaci che riescono a trasmettere speranza ai propri cittadini è molto bello, è qualcosa di inimmaginabile. Sono orgoglioso che Firenze abbia costruito una specie di gemellaggio di solidarietà con Brescia e con Bergamo. Abbiamo cercato, per quello che abbiamo potuto, di aiutare queste due città e continueremo a farlo perché anche in mezzo ad una guerra c’è chi sta peggio di noi e dobbiamo riuscire ad aiutare chi è più in difficoltà”.

 

Nessuna città deve e può essere lasciata indietro - ha concluso il sindaco Dario Nardella - Quella che stiamo vivendo è una battaglia che ci riguarda tutti: sindaci, cittadini, lavoratori e per questo ringrazio ancora una volta i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e socio-assistenziali per tutto quello che stanno facendo”.

 

Anche il Consolato USA Firenze mostra la propria vicinanza: "Noi esprimiamo il nostro cordoglio a tutti gli italiani che hanno perso i propri cari. Il nostro ringraziamento agli operatori sanitari", scrive su Twitter il Consolato.

 

(foto di Dario Nardella)

 

 
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