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Coronavirus, Rossi: 'Bene precauzioni e sicurezza, ma la Toscana non deve fermarsi'

L'appello del presidente della Regione

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martedì 10 marzo 2020 19:24

Il presidente della Regione Enrico Rossi si è rivolto ai toscani con un appello su Facebook, in cui invita a non fermarsi.

 

"Cari cittadini, rivolgo a tutti voi un saluto, in poco tempo è cambiata la situazione anche in Toscana, nonostante qui le persone affette dal virus siano davvero limitate rispetto alla Lombardia o ad altre zone del paese. Finora siamo riusciti a contenere per quanto possibile la diffusione del virus, anche se le notizie sulle persone che provengono dalle zone rosse ci preoccupano non poco. Per questo è stato positivo che il governo abbia assunto anche per noi un'ordinanza che ci equipara alla Lombardia o ad altre zone con diffusione più ampia. Sono misure precauzinoali che servono a contenere e limitare la diffusione del virus", inizia Rossi.

 

Un cambiamento repentino di abitudini, misure severe per contenere il virus e bloccare l’arrivo di persone dalle zone rosse, ma nessun divieto agli spostamenti per motivi di lavoro o salute. Sarebbe sbagliato interpretare l’ordinanza di Conte come un indistinto “tutti a casa”, come un appello a fermare tutte le attività lavorative. Regolare la socialità nel tempo libero è stato giusto, ma gli spostamenti per lavoro e motivi di salute non sono affatto vietati. Questo il senso dell’appello del presidente della Toscana.

 

Un’interpretazione sbagliata del messaggio dell’ordinanza, secondo Rossi, rischierebbe di mettere in ginocchio la nostra economia. Produzione e servizi non devono e non possono fermarsi.

 

“Dobbiamo organizzarci in sicurezza, prendere precauzioni, ma come gli ospedali che lavorano a pieno ritmo per garantire le cure a tutti, anche i servizi pubblici, le pubbliche amministrazioni e fra queste la Regione, i trasporti, continuano a funzionare. Durante la guerra, sotto i bombardamenti, i lavoratori delle fabbriche salvarono la produzione dando così un futuro al paese. Da questa situazione, che non è nemmeno lontanamente paragonabile a quel dramma, la Toscana può uscire solo se non si ferma”.

 

Sottolineandone alcuni dei contenuti, il presidente Rossi valuta nel complesso positivamente il documento approvato ieri dal presidente del consiglio. “anche se -  nota con rammarico -  non è stato accolto il nostro appello ad adottare misure nei confronti dei vacanzieri che vengono in Toscana dalle regioni del Nord, da tempo al centro dell’epidemia, mettendo a rischio la loro e l’altrui salute".

 

Per questo motivo, annuncia il presidente, "la Toscana lavora ad una nuova ordinanza specifica che uscirà a breve per evitare che i non residenti in Toscana, senza copertura assistenziale, vadano a gravare sui nostri ospedali”.

 

 

 
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