Borse studio Pegaso, quasi 6 milioni per 92 giovani della Toscana
Oggi, lunedì 25 giugno, il via ai bandi
lunedì 25 giugno 2018 16:40
Alta formazione: 92 studenti potranno perfezionarsi nei propri studi grazie alle borse di dottorato Pegaso finanziate dalla Regione Toscana.
Anche per il 2018 l'iter è giunto alla sua fase finale, con la destinazione delle risorse, quasi 6 milioni di euro, agli istituti universitari e di ricerca che avevano presentato progetti e con la selezione degli studenti. Quest'ultima, rende noto l’Agenzia di informazione della Giunta Regionale, è iniziata proprio questa mattina, lunedì 15 giugno, con la pubblicazione contemporanea del bando da parte delle università assegnatarie dei fondi: le Università degli Studi di Siena, Pisa e Firenze e l'Università per stranieri di Siena.
I giovani interessati possono attivarsi da subito: per candidarsi alla Borsa Pegaso occorre avere meno di 35 anni, essere in possesso di una laurea, conoscere bene l'inglese e rendersi disponibili a effettuare soggiorni di studio e ricerca all'estero per almeno sei o dodici mesi in imprese, università o strutture di ricerca qualificate.
Per ogni studente cui verrà assegnata la borsa di studio saranno disponibili circa 61 mila euro che diventeranno 66 mila se il soggiorno all'estero durerà almeno un anno. Per il 2018 sono stati stanziati 5,8 milioni di euro attingendo a risorse del Fondo sociale europeo, aumentando il budget annuale destinato a questi progetti che mediamente era inferiore di un milione di euro. Le Borse di studio Pegaso sono realizzate nell'ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l'autonomia dei giovani.
"Queste borse di studio - ha sottolineato la vicepresidente della Regione, Monica Barni - sono una grande chance per quei giovani che vogliano investire sul loro futuro, rafforzando le proprie conoscenze nei settori più dinamici e strategici per lo sviluppo del territorio, ma sono anche un grande investimento per la Toscana, che, con professionalità di alto livello, può rafforzare in prospettiva la propria competitività internazionale".
Foto tratta dalla pagina Facebook dell'Università di Firenze