Firenze, Totò Riina 'Santo Subito': scritte sui muri del centro storico
'Scandaloso e inaccettabile, faremo pulire le scritte'
sabato 27 gennaio 2018 09:50
L'immagine con il volto del boss mafioso Totò Riina, in vernice rossa, con la scritta "Santo Subito".
E' il graffito comparso a Firenze ieri, venerdì 26 gennaio 2018, sui muri di alcune vie del centro storico. Scritte che inneggiano al boss scomparso nello scorso novembre. Un gesto "scandaloso e inaccettabile", dice l'assessore comunale alla sicurezza Federico Gianassi, che annuncia: "Faremo pulire le scritte e cercheremo di individuare i responsabili tramite le telecamere". Così riporta l'Ansa.
"Un'offesa intollerabile, uno sfregio a Firenze", commenta Vittorio Bugli, assessore regionale alla legalità e alla presidenza. "Un atto tanto più inquietante se si pensa che si somma agli attacchi contro la legalità costituzionale, o a certi rigurgiti di nuovo fascismo che si sono verificati anche in Toscana. Questa è una terra impegnata da sempre nella difesa della legalità contro tutte le mafie e lo ha dimostrato, diventando protagonista di un modello che ha dato ottimi risultati, coinvolgendo giovani prima di tutto, cittadini e territori. Per chi, con atti vili come questo, tenta di inquinare la vita delle comunità non ci può essere spazio. La Toscana andrà avanti con sempre maggior decisione".
Commenta via Facebook anche Giovanna Maggiani Chelli, Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili: "Perchè i mafiosi, gli amici dei mafiosi o pseudo mafiosi hanno fatto una azione così? Siamo nel giorno delle richieste dei PM al processo trattativa Stato Mafia, quella trattativa che inevitabilmente ha portato alla strage di via dei Georgofili a Firenze, la così detta strage del 41 bis. Credo che la mafia con la foto del "SANTO SUBITO" abbia voluto dire: "avete sentito oggi a Palermo, non è stato Riina che ha fatto la strage di Firenze, ma ben altri". Riina si sentiva il parafulmine d'Italia e innocente. Ma non è così Riina ha fatto la strage di via dei Georgofili eccome, solo che non era solo. E ora "vestito di rosso" forse dall'aldilà ce lo manda a dire. Era meglio parlasse prima. Oppure l'effige di Riina oggi a Firenze è una minaccia da parte di chi in galera con o senza 41 bis non vuole più stare". E ancora: "A Firenze c'è la mafia, per lo meno ha agganci, quegli stessi agganci che gli hanno consentito la notte del 27 Maggio 1993 di entrare in città con 277 chili di tritolo".