Come evitare le truffe, il vademecum della Guardia di Finanza di Prato
I consigli per evitare le truffe
venerdì 26 gennaio 2018 09:40
Visti i numerosi casi di cronaca in merito a truffe ove dei malviventi si sono spacciati per finanzieri, la Guardia di Finanza ha lanciato un vademecum, finalizzato a rendere consapevoli i cittadini delle modalità con cui un vero appartenente al corpo si relaziona.
Di seguito i suggerimenti, secondo quanto riporta una nota della Guardia di Finanza, a presidio della veridicità sull’identità del nostro interlocutore delle Fiamme Gialle: prima di far entrare in casa persone sconosciute che si qualificano come finanzieri è sempre opportuno chiedere l’esibizione del tesserino personale di riconoscimento. Nei casi dubbi circa la genuinità del documento esibito, contattare il numero di pubblica utilità “117” per avere conferma della legittima presenza del personale presso la propria abitazione.
I militari della Guardia di Finanza possono accedere presso le abitazioni private nello svolgimento delle funzioni deputate, solo nei casi previsti dalle norme vigenti e mai per assumere informazioni sensibili sulle condizioni patrimoniali o sulla consistenza dei propri averi custoditi in casa o azienda.
Riguardo le attività di verifiche e controlli fiscali, i militari della Guardia di Finanza sono tenuti ad esibire oltre la propria tessera di riconoscimento, anche un apposito foglio di servizio firmato dal Comandante del Reparto di appartenenza.
Nessun appartenente alla Guardia di Finanza è autorizzato a far sottoscrivere abbonamenti a riviste. Le uniche pubblicazioni edite dal Corpo sono il “Finanziere” e “La Rivista della Guardia di Finanza”, che non vengono proposte al pubblico con la vendita “porta a porta” e non compete ai militari della Guardia di Finanza la riscossione di somme per il pagamento di verbali.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato, nel confermare il proprio supporto alla sicurezza dei cittadini, invita a contattare immediatamente il numero di pubblica utilità “117” – attivo 24 ore su 24 – ogni qualvolta ci sia anche solo il minimo sospetto sull’effettiva appartenenza di asseriti militari o, comunque, per qualsiasi richiesta di delucidazione al riguardo.