Da Masterchef ecco Rubina Rovini, il cuore a metà tra la Toscana e la Puglia
Intervista con la concorrente toscana di Masterchef 5, che ci ha raccontato la sua esperienza
martedì 16 febbraio 2016 16:24
Un nome che non si dimentica facilmente, un carattere deciso, molto impegno e un amore immenso per la cucina, al punto che per lei ha lasciato il suo lavoro in banca. Sono gli ingredienti principali della toscana Rubina Rovini, 34enne di Pontedera, vista nella quinta edizione dello show culinario Masterchef. E' uscita alla nona puntata, andata in onda l'11 febbraio, lasciando sorpresa buona parte del pubblico. Si, perché Rubina nella cucina di Masterchef era una delle più forti, per molti la candidata per la vittoria finale. Qualcosa è andato storto però per lei, che ha il cuore a metà tra la Toscana e la Puglia, e che a breve conoscerà qualcuno di importante... Il suo bimbo Vittorio, che verrà alla luce tra circa un mese.
Prima di tutto, soddisfatta della tua esperienza a Masterchef, tornassi indietro entreresti ancora in quella cucina?
Sono assolutamente soddisfatta e lo rifarei un altro milione di volte, nonostante sia una prova non semplice in alcuni momenti sia a livello fisico che psicologico. E' molto impegnativo, ma per le opportunità e la crescita che ti dà, sia umanamente che professionalmente, lo rifarei sicuramente.
Come sei finita dentro Masterchef?
E' iniziato tutto casualmente, le mie amiche mi hanno sempre detto di smettere di lavorare in banca e di mettermi a cucinare. Ho sempre seguito molto il programma, desiderando esserci. Le amiche mi spinsero a candidarmi così inviai il curriculum, e un'ora dopo arrivò la chiamata.
Il tuo lavoro in banca l'avevi già lasciato per la cucina?
Si l'avevo lasciato già prima di Masterchef, quello era un cammino deciso dai miei genitori, non il mio, così avevo già deciso di iniziare un nuovo percorso per provare a lavorare in questo mondo. Masterchef è stata la conferma.
Forse è difficile dirlo, ma cos'è per te la cucina?
In realtà è facile, la cucina per me è vita, non c'è cosa più importante. Ho un rapporto viscerale con il cibo, ho studiato danza classica per 16 anni, ballavo in teatro, mi esprimevo così, e in età adulta l'ho dovuta abbandonare e l'ho sostituita con la cucina, un'altra forma d'arte, un modo di trasmettere amore e sentimenti.
Tu sei toscana, che rapporto hai con la cucina di questa regione? Qual è il tuo piatto toscano del cuore?
Sono nata e cresciuta in Toscana, vivo a Pontedera, ma mia mamma è pugliese. Sono molto legata alle tradizioni, sia a quella toscana che a quella pugliese, la mia cucina si basa molto sulla tradizione, secondo me è ciò che avvicina tutti. Per quanto si possano evolvere i nostri piatti, ci vuole comunque il legame con la tradizione. Il mio piatto toscano del cuore è il bordatino, amo i piatti poveri.
E il tuo cavallo di battaglia ai fornelli?
Sicuramente il pesce. Amo cucinare il pesce, avendo la mamma pugliese fin da piccola ho imparato a lavorare il pesce.
La passione per la cucina quindi è nata in famiglia...
Si, ma più dalla nonna che dalla mamma. Dalla nonna ho preso la tradizione pugliese, sono un po' spaccata a metà tra Toscana e Puglia, è impossibile scegliere.
Tornando a parlare di Masterchef, la tua eliminazione ha lasciato molti di stucco... Cos'è andato storto?
Premetto che la mia eliminazione è stata giusta perchè ho fatto degli errori, ma penso che la produzione e i giudici avessero aspettative alte su di me, e non mi hanno perdonato niente, mentre ad altri concorrenti hanno perdonato molto. Io arrivavo sfinita alle prove perché mi son sempre stati fatti sgambetti dagli altri concorrenti, ero molto osteggiata nella gara. Mi temevano e lo dimostravano mettendomi i bastoni tra le ruote, facendomi saltare prove o mandandomi al pressure test, mentre per Erica era il primo quello in cui sono uscita io.
Se vuoi puoi toglierti qualche sassolino dalle scarpe, in che rapporti sei con gli altri concorrenti?
La gara era gara, ma fuori dalla gara siamo in ottimi rapporti, con Lucia siamo grandi amiche, ma in generale ho rapporti buoni con tutti. Poi ci sono persone che non sanno separare la gara dalla vita, come Erica e Alida che si sono un po' isolate rispetto al gruppo.
Temevi qualcuno in particolare?
No nessuno in particolare, tutti avevano dei loro punti di forza. Alida era molto preparata tecnicamente. Ho sempre stimato molto sia umanamente che professionalmente Andrea, è una persona integra come lo si vede, anche se purtroppo non è emerso molto.
E tra i giudici, chi era il tuo preferito?
Sicuramente Cannavacciuolo. Davvero una grande persona oltre che grande chef. Ha uno spiccato lato umano.
Tra gli ospiti hai avuto un simpatico scambio con Vissani, e c'è chi dice che lavorerai con lui...
Si lui mi fece la battuta "meglio un morto in casa che un pisano all'uscio", e poi apprezzò il mio piatto dicendo che avrebbe dovuto valutare di prendermi nel suo staff, ma da qui a dire che lavorerò con lui... Se qualcuno sa qualcosa che non so me lo dica!
In quale piatto di Masterchef pensi di aver dato il meglio?
Un piatto che mi è piaciuto molto è Ricordo di un Bolero, una crema di cime di rape e cumino con molluschi e crostacei e un crumble di taralli.
Dopo Masterchef ti aspetta un'altra bellissima avventura, il tuo bimbo
Si, mi sono sposata subito dopo Masterchef, poi sono stata quasi un mese in India, e lì ho scoperto di essere in dolce attesa. Ora sono già di otto mesi. Mio marito è stato quello che più di ogni altro ha creduto in me. I miei genitori a suo tempo non credevano che fossi così decisa in questa carriera, ora spero si siano ricreduti.
E nel tuo futuro cosa c'è?
Ci sono molti progetti e obiettivi. Prima di tutto vincere il Master of Pasta che scade tra poco, perchè è un'occasione per un percorso di studi altamente professionalizzante. In cucina si deve sempre studiare perchè è in continua evoluzione e bisogna starle dietro, non ci si annoia mai. Poi sto già lavorando, insegno in una scuola di cucina a Ponsacco e sto avviando una collaborazione con Fuudly, un social di Milano. Spero di riuscire a costruire al meglio la professione, ho la fortuna di essere una lavagna pulita in questo momento.
Un ristorante?
Perché no? Voglio mettermi in gioco fino in fondo, altrimenti mi annoio.