Prato, 5 arresti per spaccio in diverse operazioni

Sequestrate cocaina, crack, hashish ed eroina in una serie di interventi concentrati sul territorio provinciale

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mercoledì 24 dicembre 2025 10:31

La Procura ha reso noti i risultati di una serie di operazioni antidroga svolte tra novembre e dicembre nella provincia di Prato. Nel periodo compreso tra il 15 novembre e il 10 dicembre 2025 sono state arrestate in flagranza di reato cinque persone: quattro cittadini stranieri — originari di Senegal, Marocco, Nigeria e Pakistan — e un cittadino italiano. Tre dei cittadini stranieri risultavano irregolari sul territorio nazionale. Le accuse contestate riguardano la detenzione ai fini di spaccio e la vendita di sostanze stupefacenti destinate al mercato pratese.

 

Le attività rientrano in un’indagine coordinata dalla Procura e condotta attraverso cinque distinti interventi, eseguiti il 15 e il 19 novembre e il 4 e il 10 dicembre, con il coinvolgimento dei reparti dell’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Prato. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate diverse tipologie di sostanze stupefacenti — cocaina, crack, hashish ed eroina — oltre a denaro contante e materiale utilizzato per il confezionamento.

 

Nel dettaglio, il 15 novembre, nel comune di Vernio, un cittadino nigeriano di 35 anni, già sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Prato, è stato fermato dopo aver ingerito alcuni involucri nel tentativo di occultarli. Gli accertamenti sanitari hanno consentito di recuperare ovuli contenenti complessivamente 13,80 grammi di eroina. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di un bilancino di precisione. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di dimora e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria di Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna.

 

Nella notte del 19 novembre, in via Giotto a Prato, è stato arrestato un cittadino senegalese di 42 anni, irregolare sul territorio nazionale. L’uomo è stato trovato in possesso di tre dosi di cocaina, crack e hashish, occultate sulla persona insieme a materiale per il confezionamento e a un coltello multilama lungo 18 centimetri. Il giudice ha convalidato l’arresto in attesa del giudizio.

 

Il 4 dicembre, in via Pacchiani a Prato, un cittadino marocchino di 37 anni, anch’egli irregolare, è stato individuato mentre cedeva hashish a un uomo italiano di 50 anni. La sostanza stupefacente e la somma di 30 euro, ritenuta provento dell’attività illecita, sono state sequestrate. L’acquirente è stato segnalato per uso personale di stupefacenti, condotta che integra un illecito amministrativo. Per il cittadino marocchino il giudice ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Prato.

 

Sempre il 4 dicembre, in via Da Vinci, è stato fermato un giovane italiano di 23 anni a bordo di un’auto. Le perquisizioni personale e domiciliare hanno consentito di rinvenire e sequestrare 1,67 chilogrammi di hashish, suddivisi in 17 panetti, oltre a un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. A seguito della richiesta della Procura, il giudice ha convalidato il sequestro e applicato una pena di un anno di reclusione con sospensione, mediante patteggiamento.

 

Infine, nella serata del 10 dicembre, nel centro di Prato, nelle immediate vicinanze di via San Giorgio, è stato arrestato un cittadino pakistano di 42 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti. L’uomo è stato trovato in possesso di 840 euro in contanti nascosti in un calzino fissato a una bicicletta e di circa 27 grammi di hashish suddivisi in sette stecche. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di ulteriori 1.560 euro in contanti e di una valigia contenente venti panetti di hashish per un peso complessivo di due chilogrammi, oltre ad altri trentaquattro pezzi della stessa sostanza per un peso superiore a un chilogrammo. Nei suoi confronti è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.

 

La Procura ricorda infine che le responsabilità penali degli indagati dovranno essere accertate nelle successive fasi del procedimento e che, in base al principio di presunzione di non colpevolezza, ogni persona potrà essere considerata colpevole solo in presenza di una sentenza definitiva.

 

 

 
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