'Bada come… li trattano': l'appello di Nidil Cgil all'Antico Vinaio per le condizioni dei rider

'Cottimo, competizione e rischio di lavorare in strada: reddito sempre più basso'

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sabato 18 ottobre 2025 18:22

“Bada come… li trattano”: Nidil Cgil Firenze scrive una lettera aperta a Tommaso Mazzanti de l’Antico Vinaio affinché chieda a Glovo di rendersi “disponibile fattivamente a discutere il miglioramento delle condizioni di lavoro dei ciclofattorini. Come abbiamo fatto anche con altri esercenti, ci appelliamo anche a te, che vieni dalla strada, sei partito da via de’ Neri e oggi rappresenti un colosso, per darci una mano a tutelare questi ‘eroi’, come li chiami anche tu”.

 

"Caro Tommaso, ‘bada come… li trattano’. Ti rubiamo l’incipit del tuo celebre slogan ma non ci riferiamo a te, abbiamo solo visto dai tuoi canali social la risonanza che hai dato all’accordo con Glovo, legittimamente", spiega Mattia Chiosi di Nidil Cgil Firenze. "Infatti questo nostro è un appello affinché questi ‘eroi che indossano lo zaino giallo’ come li chiami tu – ossia i rider di Glovo – non debbano sviluppare le capacità di sopravvivenza degli ‘eroi’ a causa del modello applicato dalle piattaforme.

Questo è caratterizzato praticamente dal cottimo, dalla scarsa protezione di fronte ai rischi del lavorare in strada, messi in competizione gli uni con gli altri e dovendo combattere con le ondate di calore o il maltempo per non perdere reddito; quest’ultimo sempre più basso e inadeguato a rispondere alle esigenze di chi vive nelle nostre città. Queste persone sono fondamentali per consegnare le schiacciate e la merce e noi pensiamo meritino più diritti e più tutele, passando per una paga adeguata".

 

Continua il sindacato: "Sicuramente la collaborazione tra AV e Glovo sarà proficua ma ti chiediamo uno sforzo: siccome vieni dalla strada e sai quali sono le difficoltà che chi lavora nel settore si trova ad affrontare, avendo una spiccata attenzione alle condizioni di collaboratrici e collaboratori e al trattamento di questi, ti chiediamo di fare pressione affinché Glovo e con esso Assodelivery (che come associazione di categoria rappresenta Glovo e Deliveroo) si renda disponibile fattivamente a discutere il miglioramento delle condizioni di lavoro dei rider, alla luce della rappresentanza che abbiamo costruito nel tempo e tenendo conto della Direttiva Piattaforme Digitali entrata in vigore dal 1° dicembre 2024 e che anche il nostro paese dovrà recepire entro due anni.

Restiamo la città di Sebastian Galassi, deceduto a ottobre del 2022 e licenziato con un messaggio da Glovo per non aver concluso la consegna. Ti ricorderai della foto diventata famosa del rider in bici sotto il nubifragio e che casi del genere ce ne sono stati ovunque (siccome sono inquadrati come lavoratori autonomi, allora devono essere loro a decidere se lavorare o meno). Firenze è anche la città dove abbiamo aperto Casa Rider, per dare una mano in più a questi lavoratori".

 

E ancora: "Il tutto, in un sistema nel quale si spinge il bisogno individuale ai fini di sfruttamento ed estrazione del valore, redistribuendo una parte misera per queste persone. E non bastano i casi spesso raccontati da qualche media di parte, perché per uno che guadagna per un periodo delle somme interessanti, ce ne sono centinaia in città che si arrabattano, sperando di non farsi male o ammalarsi. E’ giusto che un lavoratore non possa ammalarsi e godere di strumenti di sostegno? O possa essere investito da un’auto o da un altro mezzo e perdere il reddito fino a che non torna in condizione di lavorare? Sai bene che una persona soddisfatta sia il miglior collaboratore.

Anche per questo noi ci appelliamo anche a te, che sei partito da via de’ Neri e oggi rappresenti un colosso: i rider non sono tuoi dipendenti, ma ogni volta che abbiamo indetto uno sciopero per chiedere condizioni migliori, ci siamo sempre appellati agli esercenti e ai consumatori. Oggi abbiamo l’opportunità di regolamentare il settore del food delivery e il lavoro su piattaforma digitale e ti chiediamo di darci una mano e essere nostro alleato, anche per onorare il mestiere da eroi che fanno i nostri rider".

 

(foto dal sito della Cgil Firenze)

 

 
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