Fiesole, i progetti della candidatura a Capitale Italiana della Cultura: musica, memoria e paesaggio

Il dossier "Dialoghi tra terra e cielo" illustrato sabato al Teatro Romano

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domenica 14 settembre 2025 17:00

Si è svolta sabato 13 settembre la presentazione dei punti principali del dossier con cui Fiesole si candida a Capitale Italiana della Cultura 2028.

 

Al Teatro Romano il sindaco di Fiesole e il direttore scientifico della candidatura, Paolo Verri, hanno illustrato alcuni dei 62 progetti proposti dalla cittadinanza e contenuti nel documento che sarà consegnato entro il 25 settembre al Ministero della Cultura. La serata, arricchita da momenti musicali con la Scuola di Musica di Fiesole, la Filarmonica G. Verdi e altre realtà musicali locali, ha visto anche la partecipazione straordinaria di Roberto Vecchioni, che ha espresso il suo sostegno a Fiesole attraverso un videomessaggio in cui ha raccontato il suo legame con la città e il ruolo fortemente simbolico di Catilina. 

 

Il cuore del dossier, articolato in otto capitoli, è frutto di un lungo percorso progettuale caratterizzato da sei mesi di partecipazione, che ha visto la presenza - in otto incontri pubblici - di oltre 600 cittadini.

 

Tra i progetti presentati nel corso della serata, risalta il ruolo cardine della musica e le grandi potenzialità della Scuola di Musica di Fiesole che propone il rilancio dell’Orchestra Giovanile Italiana (OGI) con un programma rafforzato di attività, nuovi percorsi formativi, masterclass e residenze artistiche affidate a direttori di prestigio internazionale. E’ questo il progetto caratterizzante il primo capitolo Fiesole città che risuona che ne comprende altri tre.

 

Nel secondo capitolo, Fiesole giardino segreto, si promuove la sinergia tra pubblico e privato come motore di crescita culturale, aprendo ville, conventi e spazi solitamente inaccessibili. L’idea nasce dalla consapevolezza che Fiesole custodisce un patrimonio di luoghi straordinari spesso invisibili al grande pubblico: cortili rinascimentali celati dietro portoni storici, terrazze panoramiche private con vista sull’Arno, laboratori artigianali che conservano antichi saperi, biblioteche familiari ricche di volumi rari, giardini botanici privati che nascondono tesori. Il progetto mapperà e valorizzerà questo patrimonio diffuso, trasformandolo in una rete di 28 piazze urbane.

 

Nel terzo momento del dossier, Fiesole comunità diffusa, spiccano iniziative che trasformano le periferie in centri di innovazione sociale e culturale. Tra le altre, quella dell’Associazione StArt Attitude che darà vita a un festival di arte pubblica contemporanea, strumento di rigenerazione territoriale, nonché “Compiobbi a Colori” che mira a fare della frazione di Compiobbi un vivace distretto di arte contemporanea.

 

Quarto capitolo e cuore del dossier è Fiesole trasmissione della memoria, di cui si è raccontato il progetto proposto dalla Fondazione Giovanni Michelucci e dalla Fondazione Fabbrica Europa e realizzato in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino: un grande spettacolo intersettoriale basato sul Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio.

 

A rappresentare la sezione Fiesole paesaggio della conoscenza è intervenuta Silvia Cantini, presidente del distretto biologico con il progetto OrtiCultura, e Alessandro Lattanzi che ha raccontato il progetto Biblioteche in movimento.

 

Per Fiesole natura umana, un capitolo che celebra il territorio come opera d’arte vivente, frutto del dialogo millenario tra uomo e ambiente. Ulrike Liebert ha raccontato “Coltivare l’Orto Sociale”, progetto che configura l’agricoltura comunitaria come strumento concreto di democrazia ecologica dal basso. Sempre per la stessa sezione, Jacopo Papp, del Circolo La Montanina, ha raccontato il progetto Gratitudine con cui si mira a valorizzare tutti i diversi cammini della Resistenza presenti sul territorio.

 

Per Fiesole finestra sull’infinito, Verri ha raccontato il progetto ideato da Berlinghiero Buonarroti che mette in relazione le macchine combinatorie con l’intelligenza artificiale.

 

Infine, all’interno di Fiesole centro di cultura cosmopolita, Elena Torta, responsabile della comunicazione dell’Istituto Universitario Europeo, ha presentato il progetto di condivisione degli Archivi Storici dell’Unione Europea, e del ruolo dei giovani ricercatori dell’Istituto come ambasciatori di tutta la candidatura a livello internazionale, con una forte promozione digitale della medesima. Giovani protagonisti anche grazie ad una sezione specifica di cui si è fatto interprete Giulio Cerri, dottorando medievista, che ha collegato il presente e il futuro della comunità a partire dalle sue radici millenarie.

 

Attraversata da una serie di musiche performate da Fiesole Harmonie, da l’Homme Armée Consort, e dall’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di musica di Fiesole, la serata si è conclusa con il ringraziamento agli oltre 400 partner del progetto e sulle note di “Imagine” di John Lennon.

 

“Una serata indimenticabile in cui appare evidente la forza progettuale della collettività di Fiesole e del suo territorio. Il dialogo nato tra istituzioni e cittadini con il dossier è già il frutto più maturo e indelebile di questa candidatura” – ha commentato Paolo Verri, coordinatore scientifico di Fiesole 2028.

 

Il dossier sarà consegnato al Ministero della Cultura entro il 25 settembre e successivamente reso pubblico e scaricabile online.

 

 
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