Scuola, l'allarme di Flc Cgil: 'In Toscana ancora precariato, tagli e classi pollaio'
Il sindacato: 'Le scuole rischiano di non funzionare bene, pronti a mobilitarci per migliorare le condizioni'
venerdì 12 settembre 2025 11:58
A pochi giorni dal ritorno sui banchi degli studenti toscani, previsto per lunedì 15 settembre, la Flc Cgil lancia l'allarme su "precariato, tagli e assunzioni con difficoltà" nel mondo della scuola in Toscana.
"Nonostante gli annunci del Ministro Valditara sulle assunzioni a tempo indeterminato, il nuovo anno scolastico in Toscana si apre ancora una volta all’insegna della disorganizzazione e del precariato", si legge in una nota di Pasquale Cuomo, segretario generale Flc Cgil Toscana.
"Le assunzioni in Toscana entro dicembre 2025 saranno formalmente circa 2.840, grazie al lavoro costante e puntuale dei funzionari dell’Usr Toscana nei mesi estivi, anche durante le ferie. Tuttavia sia tratta di un numero inferiore rispetto ai 3.097 previsti dal Ministero. Sicuramente la scarsa flessibilità del sistema informatico del Ministero (Inr) non ha facilitato le procedure.
"Rispetto allo scorso anno, le cattedre assegnate a supplenza sono già 14.033: quasi l’88% del totale dello scorso anno, raggiunto in soli due turni di nomine da GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), mentre nel 2024 ne erano serviti ben quattro".
"La situazione sul sostegno resta critica. I docenti precari assegnati sono già 9.195, pari al 97,5% dei supplenti dello scorso anno. Mancano appena 236 cattedre, che saranno certamente coperte: questo significa che le certificazioni sono aumentate, ma la risposta del sistema resta sempre basata sulla precarietà".
"Nelle classi di concorso curriculari le supplenze ammontano a 4.838, circa il 25% in meno rispetto al 2024. Un calo che non basta a rassicurare: molte cattedre restano ancora scoperte e saranno affidate alle graduatorie di istituto, uno strumento di reclutamento discrezionale che aggrava il lavoro delle segreterie e rende la vita più complicata ai docenti".
"Tornando al fronte del tempo indeterminato ci sono altre criticità: una parte rilevante seppur limitata delle assunzioni in ruolo è stata rifiutata. Le cause sono le stesse di sempre: sedi troppo lontane, incompatibilità con la vita familiare, oppure la presenza in più graduatorie e la scelta di un solo posto (statisticamente un precario è su tre graduatorie diverse). Un caso emblematico è quello della scuola primaria: nonostante l’assunzione da tutte le graduatorie disponibili, i docenti precari sono ancora 3.940, pari al 78,8% dello scorso anno. Un segnale chiaro che molti hanno rinunciato perché già lavoravano o perché le sedi erano troppo distanti".
"Come se non bastasse, la Legge di Bilancio 2025 ha imposto alla Toscana un ulteriore taglio di 375 cattedre, aggravando una situazione già fortemente segnata da precarietà e disorganizzazione.
Le richieste del sindacato. "In Toscana le assunzioni effettive in ruolo alla fine saranno 2.840, ma ne servivano almeno il doppio. Il numero dei docenti precari è ancora alto. Circa gli Ata, in Toscana le immissioni in ruolo sono oltre 700 a fronte di oltre 2.700 disponibilità. Così le scuole rischiano di non funzionare bene per docenti e studenti e quindi servono assunzioni: anche quest’anno si registra il fenomeno delle classi pollaio nella secondaria di secondo grado, urgono perciò investimenti sull’edilizia scolastica e un freno alla politica degli accorpamenti voluti dal governo. Siamo pronti a mobilitarci per migliorare le condizioni di chi studia e lavora nelle scuole", conclude la nota di Flc Cgil Toscana.
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