Irregolarità in un autolavaggio a Firenze. Sono state rilevate dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale, durante un controllo presso un autolavaggio nel comune di Firenze: si tratta, come si apprende dall'Arma, di irregolarità in merito all’impianto di trattamento e depurazione delle acque reflue, che risultava sprovvisto delle componenti essenziali per il funzionamento e privo di relazione tecnica o atti autorizzativi.

L’autolavaggio, come confermato ai militari dal Comune di Firenze, era privo dell’Autorizzazione unica ambientale (AUA) allo scarico di acque reflue in pubblica fognatura. In un secondo sopralluogo, col supporto tecnico di personale Arpat, i forestali hanno trovato le canalette poste sul pavimento dell’androne colme di fanghi e acqua derivante dal lavaggio con colorazione marrone/nera e tracce di una sostanza oleosa in superficie. I militari hanno trovato anche dei sacchi neri contenenti fanghi, derivanti dalla pulizia delle canalette, che venivano buttati dai gestori nei cassonetti dei rifiuti urbani.

La ditta, gestita da tre persone originarie del Bangladesh, non è stata in grado di fornire alcun documento attestante le modalità di gestione dei rifiuti in particolare dei fanghi e dei reflui raccolti dall’attività di lavaggio. Constatando che l’attività effettuava uno scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione e in assenza di classificazione/analisi dei reflui industriali prodotti dall’autolavaggio, i Carabinieri forestali hanno sequestrato l’impianto di gestione delle acque reflue (composto da cisterne, griglie e pozzetti) e segnalato all’AG i tre soci per scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione nonchè smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi consistenti in fanghi di ripulitura delle canalette di scolo delle acque di lavaggio delle automobili.