Ascoltare i giovani tra bisogni, luoghi di ritrovo e disagi: a Firenze al via 'Non perdiamo il FILO'

Il percorso di ascolto partecipato dell'assessorato alle politiche giovanili nei quartieri di Firenze

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mercoledì 23 luglio 2025 09:03

“Non perdiamo il FILO”, si chiama così il percorso di ascolto partecipato, strutturato e itinerante dell'assessorato alle politiche giovanili che si svilupperà nei cinque quartieri di Firenze, finalizzato a raccogliere opinioni, criticità e proposte dei giovani rispetto al degrado urbano, al disagio giovanile e ai luoghi informali di ritrovo.  


Ascoltare i giovani, farne emergere i bisogni e prevenire il disagio, questi gli obiettivi del percorso, partito lunedì. Nelle settimane scorse c'è la stata la fase preparativa che ha visto gli incontri preliminari con i referenti del Comune e i soggetti coinvolti, l'attivazione delle collaborazioni con i Quartieri, associazioni, gruppi informali, educatori di strada e altre realtà giovanili attive nei quartieri e l'organizzazione logistica.

 

Questa settimana la partenza con la mappatura delle piazze e dei luoghi informali di ritrovo, la revisione delle principali progettualità già attivate sul tema del disagio giovanile, degrado e socialità urbana e la definizione condivisa dei temi chiave da indagare: sicurezza percepita, opportunità, bisogni, relazioni, spazi, visione della città, ecc. E' previsto anche un questionario adatto al contesto informale.
 

Tra le quattro e le sei settimane (mese di luglio e metà agosto) saranno attivati di 10 punti di ascolto nei 5 quartieri (2 per quartiere) in orario serale (indicativamente 20–23), durante i giorni feriali. Altri ulteriori 5 presìdi mirati saranno attivati in aree particolarmente sensibili o segnalate da educatori e associazioni. In ogni punti ci saranno almeno 2 operatori giovani formati, incaricati di somministrare il questionario, raccogliere testimonianze libere, annotare criticità e proposte


In parallelo all’attività sul campo, sarà somministrato un questionario (via mail o telefono) ad associazioni, gruppi e operatori attivi con i giovani. I risultati confluiranno nel report finale. Il lavoro proseguirà con l'identificazione delle realtà di riferimento, la revisione del questionario con focus su proposte e aree di maggior disagio e degrado rilevate, l'analisi qualitativa e quantitativa dei questionari e dei contributi raccolti. 
 

Il report finale (che sarà presentato con iniziativa pubblica in una delle piazze coinvolte dal progetto) raccoglierà la sintesi dei dati, le proposte avanzate, il focus su criticità emergenti, le raccomandazioni operative e la realizzazione di una mappa digitale dei punti di ascolto.
 

"Per la prima volta non è l'amministrazione comunale a chiedere ai giovani di avvicinarsi per fare insieme un percorso partecipato - ha sottolineato l'assessora Perini - ma è l'amministrazione stessa che va nei luoghi dove i ragazzi si ritrovano per ascoltarli e aprire un dialogo. Questo a dimostrazione che vuole essere vicina a loro, che è pronta a dare ascolto alle loro esigenze e, soprattutto, alle loro proposte; una volta che questo primo giro di incontri sarà concluso infatti, lavoreremo per realizzare una parte delle proposte. Diciamo sempre cosa i giovani devono fare ma, in realtà, la sfida è proprio quella di prestare attenzione ai loro suggerimenti e le loro idee per una Firenze che possa essere sempre più vicina. Non vogliamo perdere il filo del discorso con le nuove generazioni; indica questo il nome del progetto: in un contesto in cui i giovani spesso si sentono esclusi, vogliamo ricucire fiducia, creare ascolto autentico e trasformare le parole raccolte in risposte concrete". 
 

"Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è lavorare per una città che moltiplichi gli spazi di ascolto, di confronto e di inclusione reale. E per fare questo abbiamo avviato questo progetto: vogliamo essere una comunità che accoglie e valorizza ogni persona, a cominciare dai giovani. Con questo progetto - ha concluso l'assessora - vogliamo riuscire a intercettare più ragazzi possibili, anche coloro che non si sono mai avvicinati, in alcun modo, alle proposte dell'amministrazione. Proprio per questo motivo, quindi, andremo nei luoghi di ritrovo".

 

 

 
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