Viaggio all'interno del Corridoio Vasariano: dagli Uffizi a Boboli passando per Ponte Vecchio (FOTO)
Il nostro viaggio dentro il tunnel progettato da Vasari per i Medici: una vista magica e suggestiva su Firenze
sabato 19 luglio 2025 18:48
Un tunnel sopraelevato di 750 metri che collega Palazzo Vecchio al Giardino di Boboli. Il Corridoio Vasariano, progettato nel 1565 da Giorgio Vasari per Cosimo I de' Medici per collegare il palazzo di governo alla residenza medicea (Palazzo Pitti), è uno dei percorsi più suggestivi di Firenze. Chiuso nel 2016 per consentire l'adeguamento alle norme di sicurezza, è stato interamente restaurato ed è stato riaperto al pubblico lo scorso dicembre. Da inizio luglio le Gallerie degli Uffizi hanno varato le aperture straordinarie serali del corridoio, con l'allestimento anche di oltre 50 busti romani sul tratto sopra Palazzo Vecchio.
Noi di 055Firenze.it ieri sera abbiamo fatto un viaggio all'interno del Corridoio Vasariano. Una Firenze per certi versi nascosta, suggestiva, vista da una prospettiva assolutamente privilegiata. Un percorso che parte dagli Uffizi, con meeting point dal lato della Loggia dei Lanzi. Partenza con breve passaggio nelle sale della Galleria delle Statue e delle Pitture, poi eccoci sul Lungarno degli Archibusieri. Già la prima vista sull'Arno, con le luci che riflettono sul fiume, è ammaliante. Ma è solo l'inizio.
Perché poi camminando all'interno del tunnel ci ritroviamo all'angolo di Ponte Vecchio. E qui scorgere i piccoli dettagli di casette e botteghe che popolano uno dei ponti più famosi del mondo è qualcosa di unico.
Girando c'è poi un'altra vista magnifica, sul lungarno degli Acciaiuoli. Eccoci poi definitivamente su Ponte Vecchio. Qui, all'interno del tunnel (sul lato di Ponte alle Grazie), sono stati allestiti oltre 50 busti romani, veri e propri capolavori della ritrattistica d'epoca imperiale. Fino al 1993 erano collocati nei tre principali corridoi al secondo piano degli Uffizi, furono poi rimossi e finirono nei depositi. Ma le sculture selezionate e acquistate da Luigi Lanzi, nel Settecento, erano troppo preziose per non essere esposte al pubblico. Un'ulteriore 'chicca' che arricchisce il Corridoio Vasariano, con un viaggio tra Augusto, Antonino Pio, Cicerone, Commodo, Sabina, Poppea.
Nel frattempo ogni affaccio alla finestra toglie il fiato: dalle finestre tondeggianti, stile oblò, sul lato interno, si possono scorgere le minuzie di Ponte Vecchio, da quelle rettangolari, sul lato esterno, c'è un'altra vista magnifica sull'Arno, sulla statua di Benvenuto Cellini, su Ponte Santa Trinita.
L'indicazione delle guide è di restare in gruppo, per motivi di sicurezza, ma ci mettiamo un bel po' per percorrere Ponte Vecchio. Ogni passo profuma di bellezza e cultura. Arriviamo così in via de' Guicciardini. Il tunnel torna vuoto, ma sempre suggestivo. Si passa in piazza Santa Felicita, a distanza molto ravvicinata con la Chiesa di Santa Felicita. E in un baleno ci si ritrova dentro il Giardino di Boboli. L'uscita è di fianco alla Grotta del Buontalenti. Una porticina che si scorge accanto alla statua di Apollo di Baccio Bandinelli. Dagli Uffizi a Palazzo Pitti, mezz'ora di puro godimento per chi ama Firenze.
Marco Pecorini