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Firenze, lo Scoppio del Carro con il volo perfetto della Colombina

Oltre 5mila persone per lo spettacolo dell'antica tradizione della Pasqua fiorentina. Sorteggiate le partite del Calcio Storico

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domenica 20 aprile 2025 11:52

"Che ha fatto la Colombina?". È la domanda che i fiorentini si pongono ogni mattina di Pasqua, legata ad una tradizione popolare che si tramanda da oltre nove secoli e che ripercorre le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città nel 1101: lo Scoppio del Carro. 

 

Una tradizione che si è rinnovata anche questa mattina, con Piazza del Duomo che ha fatto da teatro allo spettacolo del 'Brindellone', il nome che i fiorentini hanno dato all'imponente Carro del fuoco. Spettacolo innescato dalla Colombina, che dall’altare maggiore del Duomo raggiunge il Carro provocandone lo scoppio e lo spettacolo pirotecnico. Una corsa, quella della Colombina, ritenuta molto importante: dal suo andamento infatti si è sempre fantasticato su come si sarebbe presentata nelle campagne l’imminente stagione dei raccolti. E' di buono auspicio che la Colombina, dopo aver incendiato il Carro, faccia il viaggio di ritorno fino all'altare maggiore senza intoppi.

 

Quello dello Scoppio del Carro è un momento che ha sempre attirato migliaia di persone, che ogni anno affollano i varchi intorno al Duomo per assistere allo spettacolo. E nonostante un tempo incerto e la pioggia arrivata alle 10, e durata circa mezz'ora, anche stamattina il pubblico è stato quello delle grande occasioni: tantissime persone, oltre cinquemila, tra fiorentini affezionati all'evento e turisti in città per le vacanze pasquali, erano presenti in piazza fin da ore prima del momento clou. 

 

Presenti in piazza anche la sindaca Sara Funaro e il presidente della Regione Eugenio Giani.

 

Come da tradizione, il Carro del Fuoco, accompagnato dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, è partito alle 7.30 dal deposito di Via il Prato per raggiungere Piazza Duomo, percorrendo Via Il Prato, B.go Ognissanti, Piazza Goldoni, Via della Vigna Nuova, Via Strozzi, P.za della Repubblica, via Roma. Prima dello scoppio, si sono tenuti anche l’esibizione dei Bandierai degli Uffizi e dei Musici e il sorteggio del torneo di San Giovanni del Calcio storico fiorentino.

 

Questo l’abbinamento sorteggiato per le partite del Torneo: la prima semifinale sarà Rossi di Santa Maria Novella, vincitori della scorsa edizione, contro Azzurri di Santa Croce e si giocherà il 14 giugno, la seconda, Verdi di San Giovanni contro Bianchi di Santo Spirito, il 15 giugno. La finale, come da tradizione, si terrà nel giorno del patrono di Firenze, San Giovanni, il 24 giugno. 

 

Poi la processione dei Seminaristi, dei Canonici e dei Concelebranti si è portata sul sagrato della Cattedrale da dove ha avuto inizio la celebrazione Eucaristica del Giorno di Pasqua con la benedizione del Carro del Fuoco.

 

Alle 11 il momento clou della mattinata: la Colombina deve accendere il Carro. All’interno della chiesa, l’arcivescovo accende un razzo a forma di colomba che vola fuori dalla chiesa percorrendo un filo che va a colpire il Carro nella piazza, dando vita agli spettacolari fuochi d’artificio.

 

E la Colombina questa mattina ha compiuto un volo perfetto, facendo l'intero percorso senza intoppi e dando il via allo spettacolo pirotecnico. 

 

Si sono aperte regolarmente anche le tre bandierine posizionate in cima al Carro, quella della famiglia de' Pazzi, quella del Giglio di Firenze e quella che rappresenta l'Opera del Duomo, anche se all'inizio e non come di consueto come atto finale dello Scoppio. 

 

Al termine della Messa il Gonfalone, il Porta Fuoco con il reliquiario con le Pietre del Santo Sepolcro, escono dal Portone centrale della Cattedrale, percorrendo via Calzaiuoli, piazza Signoria, via Vacchereccia, Borgo SS. Apostoli (Chiesa SS. Apostoli) con deposizione delle Pietre del Santo Sepolcro.

 

 

LA STORIA 

La storia affida a Pazzino de’ Pazzi, al ritorno da una crociata nel 1099, le origini dello Scoppio del Carro. Fu Pazzino, infatti, a riportare alcune pietre focaie del sepolcro di Cristo con le quali poi a Firenze venivano illuminate le celebrazioni del Sabato Santo. In un secondo tempo la cerimonia venne spostata alla domenica e i fiorentini decisero di costruire un carro trionfale che ancora oggi è scortato fino in piazza Duomo dagli armigeri del Comune nei tipici costumi. La forma attuale del carro risale al ‘600. Per tutto l’anno il ‘Brindellone’ resta in un apposito deposito di via il Prato e il giorno di Pasqua arriva al Duomo trascinato da quattro buoi, ripuliti e agghindati per la festa.

 

 

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