'Io e te dobbiamo parlare', Siani e Pieraccioni insieme al cinema. 'Senza l'ironia sarebbe un disastro'
La presentazione a Firenze della nuova commedia di Alessandro Siani con Leonardo Pieraccioni
venerdì 20 dicembre 2024 17:25
Antonio Berlingeri e Pieraldo Naselli, un napoletano e un fiorentino, poliziotti e uomini diversi tra loro, un po' amici e un po' no, che per centouno minuti vi porteranno nel loro mondo divertente e sgangherato.
Sono i personaggi interpretati da Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni sul grande schermo in "Io e te dobbiamo parlare". Un duo inedito che dà vita ad una commedia in cui napoletano e 'c' aspirate si fondono, ma ambientata in una città di mare 'neutrale', Ancona, che fa da sfondo alle vicende e ai colpi di scena della storia.
Nel cast del film, al cinema dal 19 dicembre, e che nel primo giorno ha registrato un ottimo esordio al botteghino, anche Francesca Chillemi, Brenda Lodigiani, Gea dall’Orto, Fulvio Falzarano, Enrico Lo Verso, Tommaso Cassissa, Euridice Axen, Sergio Friscia, Biagio Izzo, Giovanni Esposito, Peppe Lanzetta, Alan Cappelli Goetz.
Una donna in comune, una figlia a metà e una volante per due. Antonio (Alessandro Siani) e Pieraldo (Leonardo Pieraccioni) condividono molte cose: una carriera non sempre luminosa, un sodalizio non sempre sodale, un legame di lungo corso ma un po’ ammaccato - due esistenze apparentemente troppo tranquille per due agenti di polizia che il destino ha voluto sapientemente intrecciare. Matilde (Brenda Lodigiani) è infatti l’ex moglie di Antonio e l’attuale compagna di Pieraldo, Maria (Gea Dall’Orto), è la figlia di Antonio e vive con la madre e Pieraldo. E poi c’è Sara (Francesca Chillemi), l’affascinante poliziotta con cui Antonio ha forse avuto un passato e potrebbe avere un futuro. Insomma, una famiglia allargata ma un’amicizia a volte troppo stretta per due improbabili colleghi. Decisamente, il pericolo non era il loro mestiere….fino a quando non dovranno affrontare un vero crimine, un caso molto intricato e rischioso che, fra sfide contro il tempo e colpi di scena, cambierà la loro vita per sempre.
Questa la trama del film prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, una produzione Italian International Film con Rai Cinema in collaborazione con Netflix, con la regia di Siani, che vede Pieraccioni in una veste inconsueta, quella di attore diretto da altri. Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, insieme a Gea dall'Orto e Sergio Friscia, sono intervenuti questa mattina al cinema The Space di Firenze per presentare il film.
"Io vorrei solo fare l'attore, perché hai la sindrome del neonato, ti mettono in una specie di culla nel tuo camper, a 23 gradi, c'è sempre qualcuno che ti chiede se hai bisogno di qualcosa, mentre il regista deve correre qua e là sotto il sole inventando le inquadrature", ha detto scherzando Pieraccioni. "E' stato fantastico, Leonardo è stato un regista in campo, ha la capacità di conoscere la commedia, dare suggerimenti, è stato per me un grande onore", ha commentato Siani.
"Non vedevamo l'ora di presentare il film a Firenze. Mi auguro che sia arrivata la complicità e l'affetto e la capacità di noi napoletani che con i fiorentini riusciamo a risolvere i problemi con l'ironia, perché senza l'ironia sarebbe un disastro. Questo è un film che vuole portare il pubblico a divertirsi, e non è facile portare il pubblico in sala in questo momento storico. Non abbiamo una Ferrari, ma una bellissima Panda con cui vogliamo raggiungere il nostro obiettivo. Speriamo che arrivi alla gente la nostra voglia di rivedere le nostre sale piene, soprattutto di gente che ride".
Un sodalizio che è nato da una richiesta di Siani a Pieraccioni. "Ti vuoi venire a divertire con me? Mi sembrava la sceneggiatura perfetta, perché il divertimento non si rifiuta mai - racconta Pieraccioni - Mi ha fatto leggere due paginette di un'idea di soggetto che era davvero lontano dalle cose che abbiamo fatto. Ci siamo tanto divertiti. Abbiamo una Panda ma già il risultato di ieri è eccezionale per un giovedì. E' uno di quei film che dovrebbe riempire le sale in un periodo in cui ancora di più il pubblico vuole staccare dai problemi. Mi sono divertito nel rivedermi, mi sono messo nelle mani di Alessandro, che aveva le idee chiare, aveva i riferimenti di noi ragazzi degli anni '80, con una carezza a quei comici eccezionali come Pozzetto, Celentano, Verdone, con questo tipo di cinema che è puro intrattenimento".
"E' un film davvero corale, Alessandro è bravo a chiamare protagonisti che sono coprotagonisti meravigliosi, la commedia all'italiana è sempre stata costruita non solo sui protagonisti ma anche e spesso soprattutto sui coprotagonisti, in questo film è una gara a chi è più bravo". Tra loro c'è Gea dall'Orto, che interpreta la figlia di Siani, cresciuta anche da Pieraccioni, nuovo compagno della madre, in un'idea di famiglia allargata che il film racconta con delicatezza.
"Quel rapporto che si crea tra un genitore non naturale, che arriva in punta di piedi, ma che fa parte di un sentimento e con la voglia di crescere un figlio insieme, ci faceva piacere raccontare questo in una commedia ma in modo delicato", ha spiegato Pieraccioni.
"Sono di Firenze anche io, sono onorata e fortunata di essere qui. E' stata la mia prima commedia, e poter lavorare ai massimi livelli della comicità, è stato un onore e divertentissimo. Sul set c'era un bell'ambiente e ho imparato tanto", ha raccontato Gea dall'Orto.
Sergio Friscia, che aveva già lavorato con entrambi, racconta: "Contentissimo di tornare a lavorare con due amici oltre che colleghi, mi sono divertito tantissimo anche stavolta. Anche quando non giravamo andavamo lo stesso sul set, cosa che non capita mai. Si è creato un clima da amici in gita scolastica. Spero che questa commedia torni a riempire le sale e che la commedia torni ad essere protagonista del cinema italiano perché c'è bisogno di ridere. Ringrazio Alessandro che ha messo in risalto le mie doti da stuntman nell'action, avevano chiamato Tom Cruise ma non poteva...".
Napoli e Toscana insieme, un binomio che va d'accordo sul grande schermo "Ho riscoperto in me la Casoria che ho dentro, da sempre sono un piccolo napoletano, ho messo sempre nei film anti attori napoletani. Ho però scoperto anche tanto Scandicci in Siani, ci siamo trovati bene anche per questo. I napoletani e i fiorentini smussano gli angoli, non vogliono prendere la testata, e hanno un modo a volte folcloristico di risolvere le questioni", ha detto Pieraccioni.
Andare d'accordo ok, ma c'è un limite... "Lui non vuole dire che ha smesso di tifare Napoli e ora tifa Fiorentina", ha detto Pieraccioni. "E mo' stiamo proprio esagerando", ha risposto subito Siani.
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