A Careggi eseguito un prelievo di cuore da donatore a cuore fermo
Giani e Bezzini: 'Un gesto di grande generosità ma anche un esempio di eccellenza del nostro sistema sanitario'
venerdì 13 dicembre 2024 09:03
Nell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, a Firenze, è stato effettuato un prelievo di cuore da donatore 'a cuore fermo'.
L’intervento è stato eseguito nelle scorse settimane e il trapianto è stato un successo, come si apprende dalla Regione, che spiega che al momento la persona che ha ricevuto l’organo è in buone condizioni. Anzi, tutti i riceventi sono in buone condizioni e già casa: oltre al cuore sono stati infatti prelevati (e trapiantati) anche fegato e reni dai centri trapianto regionali.
“Ringraziamo il giovane donatore e la sua famiglia per questa scelta. La donazione è una possibilità concreta di vita, un gesto che trasforma un grande dolore in speranza. Una cultura che i dati ci dicono essere consolidata in Toscana e di cui andiamo orgogliosi” commenta il presidente Eugenio Giani. “Donare un organo è una scelta di grande altruismo – aggiunge l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini -. Il primo pensiero va al donatore e ai suoi familiari. L’importanza di questo tipo di donazione risiede nell’eccellenza dei nostri professionisti e della efficace integrazione della rete procurement trapianto della Toscana con la rete nazionale”.
Al prelievo ha partecipato infatti l’equipe del Centro trapianti di cuore dell’Ospedale di Padova, con il quale da molti anni il Centro trapianti cuore di Siena collabora. Ad agosto erano stati effettuati con successo una donazione e un prelievo analoghi, a Pisa, che hanno permesso il trapianto di cuore, fegato e reni. La peculiarità della donazione di Careggi risiede nella complessità tecnica e nell’efficace sinergia di più equipe prelievo-trapianto regionali e extraregionali.
“Il prelievo effettuato rappresenta un esempio di eccellenza del nostro sistema sanitario – conclude Bezzini - merito dei nostri professionisti, grazie ai quali è stato possibile ripetere questo intervento a distanza di pochi mesi. E’ la dimostrazione che processi donativi così complessi sono possibili in più sedi della nostra regione. Grazie per il vostro lavoro”.