Firenze, riprendono le lezioni al liceo Da Vinci: 'Istituto agibile'. Ma gli studenti scioperano
La direzione dei lavori ha espresso parere favorevole all’agibilità dell’Istituto Scolastico senza restrizione alcuna
lunedì 28 ottobre 2024 09:05
Riprendono le lezioni al liceo Leonardo Da Vinci di Firenze, che venerdì mattina era stato evacuato in seguito ad un boato e alla formazione di alcune crepe in due aule.
Ma i controlli tecnici di questi giorni hanno determinato l'agibiltà della scuola. "Il monitoraggio condotto oggi nel liceo Da Vinci attesta che ogni movimento di assestamento risulta esaurito e, in base alla risoluzione della strumentazione impiegata (centesimi di millimetro), non sono stati rilevati ulteriori movimenti incompatibili con il normale esercizio dell’immobile in oggetto. Pertanto non avendo riscontrato alcuna evoluzione del quadro fessurativo rispetto a quanto già rilevato nella mattinata di venerdì 25 ottobre, la direzione dei lavori esprime parere favorevole all’agibilità dell’Istituto Scolastico senza restrizione alcuna", è la comunicazione arrivata ieri sera dalla Città Metropolitana di Firenze.
"In base al monitoraggio, i tecnici dichiarano il Liceo agibile. Le lezioni riprenderanno lunedì 28 ottobre alle 9:10 per tutte le classi", si legge sul sito del liceo.
Gli studenti hanno deciso di scioperare. "Siamo i ragazzi del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, il Collettivo del Maggio e tutti i candidati rappresentanti insieme. In luce degli eventi della mattina del 25/10/2024 ci sentiamo in dovere di manifestare il nostro dissenso, le nostre perplessità e le nostre paure. Indiciamo questo sciopero perché quanto accaduto nella nostra scuola accade quotidianamente, su scala minore, anche in altre scuole. Indiciamo questo sciopero perché non è accettabile che la nostra scuola sia prima di tutto un cantiere e perché non è giusto che il piano di evacuazione sia stato seguito, da alcuni docenti, in maniera sommaria e senza l’utilizzo delle scale antincendio, che invece era previsto. Indiciamo questo sciopero perché riteniamo sia gravissimo il fatto che alcuni docenti abbiano trattenuto in classe i ragazzi per finire verifiche o interrogazioni, credendo si trattasse di un’esercitazione, e indiciamo questo sciopero perché non dovremmo sentirci in pericolo nella nostra stessa scuola. Vogliamo sapere cosa è successo, cosa sarebbe potuto succedere e per quale motivo non accadrà di nuovo. Vogliamo sapere quale organo amministrativo è responsabile, vogliamo sapere come è potuto accadere e vogliamo saperlo nel dettaglio", si legge in una nota del Collettivo del Maggio.
"In virtù di ciò, ci recheremo nel giardino davanti scuola nella mattina di lunedì 28 ottobre e resteremo lì, senza entrare a scuola nel caso sia aperta, per manifestare pacificamente le nostre preoccupazioni. Tutti i partecipanti sono pregati di venire con un caschetto (che sia da bici, da moto o da lavoro) come simbolo del fatto che a scuola abbiamo corso gli stessi rischi a cui saremmo stati sottoposti se fossimo stati in un cantiere. Ci teniamo collettivamente a specificare che questo sciopero è organizzato interamente da noi studenti e che non vuole andare a colpevolizzare la nostra preside, il personale scolastico o quei docenti che si sono immediatamente preoccupati di farci evacuare nel modo più sicuro possibile in quel momento. Quello che contestiamo è la generale condizione degli edifici scolastici pubblici, nello specifico del nostro, perché la situazione che abbiamo vissuto venerdì non dovrebbe essere neanche lontanamente immaginabile. C’è in gioco la nostra vita e vogliamo esserne padroni, per questo vogliamo sapere".
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Foto dell'evacuazione di venerdì
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