Incastrato dai vistosi tatuaggi sul corpo. Lunedì pomeriggio i Carabinieri sono intervenuti presso un bed & breakfast di via delle Panche a Firenze per la presenza di estranei all’interno. Il proprietario della struttura ricettiva, accortosi dell’effrazione della keybox posizionata all’ingresso del condominio e dell’impossibilità di aprire la porta dell’abitazione per la contestuale presenza di chiave all’interno, aveva infatti richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. 

Appurando l’effettiva presenza di soggetti chiusi all’interno, i Carabinieri hanno chiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco per poter accedere da una finestra del secondo piano, cogliendo di sorpresa gli occupanti. All’interno sono state trovate due persone, una donna e un uomo: quest’ultimo ha subito insospettito i militari, che alla vista di molti vistosi tatuaggi sul corpo dello stesso, hanno compreso chi avessero davanti. I Carabinieri, infatti, pochi giorni prima erano intervenuti in viale dei Mille per il furto in una profumeria e, memori dei filmati di videosorveglianza che avevano ripreso il malfattore mentre si allontanava con il cassetto del registratore di cassa, lo hanno riconosciuto nella persona che si trovava dinanzi a loro.

A quel punto, una volta in caserma la pattuglia ha intrapreso la ricognizione di una serie di furti recentemente avvenuti in esercizi commerciali fiorentini, tutti ripresi delle telecamere di videosorveglianza. Al termine degli accertamenti, all’uomo sono stati contestati ben 8 furti commessi ai danni di bar, ristoranti e attività commerciali tra il mese di aprile e il 13 ottobre a Firenze, Fiesole, Montelupo Fiorentino e Montecatini Terme. L’uomo è stato dichiarato in stato di “fermo” e portato presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, a disposizione della Procura della Repubblica di Firenze. La donna è stata deferita in stato di libertà e rilasciata. Nei confronti dell’indagato vige la presunzione di innocenza e la sua eventuale responsabilità penale sarà accertata solo all’esito del giudizio davanti al competente giudice, a fronte di sentenza passata in giudicato.
 

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