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Il missionario fiorentino don Gambelli è il nuovo Arcivescovo di Firenze: la nomina di Papa Francesco

L'annuncio nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore

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giovedì 18 aprile 2024 12:25

È un prete fiorentino il nuovo arcivescovo di Firenze. Papa Francesco, che ha accettato la rinuncia al governo pastorale da parte del cardinale Giuseppe Betori, ha nominato come successore Mons. Gherardo Gambelli. Nato a Viareggio, 55 anni, ordinato presbitero nel 1996, è parroco della chiesa della Madonna della Tosse e cappellano del carcere di Sollicciano dallo scorso anno quando è rientrato a Firenze dopo dodici anni trascorsi come missionario in Ciad, nel cuore dell’Africa. L’annuncio è avvenuto poco fa, alle 12.07, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze.

 

Mons. Gherardo Gambelli è nato il 23 giugno 1969 a Viareggio ed è stato ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Firenze il 2 giugno 1996. Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Vicario parrocchiale della Santo Stefano in Pane a Rifredi (1996-2007); Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma (2000); Amministratore della Parrocchia Sant’Andrea a Cercina (2000-2006); Dottorato presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (2007); Parroco in solido moderatore dell’Immacolata e San Martino a Montughi (2007-2011). Dal 2011 al 2022 è stato sacerdote fidei donum in Ciad dove ha ricoperto i seguenti incarichi: Parroco della Sainte Joséphine Bakhita nell’Arcidiocesi di N’Djaména e Responsabile della Pastorale vocazionale, insegnante nel Seminario Maggiore Nazionale Saint Luc di Bakara e Cappellano del carcere di N’Djaména (2011-2017); Membro del Collegio dei Consultori di N’Djaména (2013-2016); Parroco della Cattedrale Saint Ignace, Responsabile della Pastorale giovanile e Cappellano del carcere nel Vicariato Apostolico di Mongo (2018-2022). Dal 2019 al 2022 ha assunto anche l’incarico di Vicario Generale. Rientrato a Firenze, dal 2023 è Parroco della Madonna della Tosse in Firenze.

 

Gambelli sarà nominato Vescovo il 24 giugno, in occasione del Santo Patrono della città. "La scelta del Papa è stata su un prete fiorentino che conosce bene la nostra diocesi, lui qui è nato e cresciuto", ha detto cardinal Betori. "Appena sacerdote è stato per diversi anni vicario nella parrocchia di Santo Stefano in pane a Rifredi, per poi passare parroco all'Immacolata e San Martino a Montughi. Qui mi chiese di partire come missionario per il Ciad. Quindi dal cuore di Firenze al margine dell'Africa". "Un uomo delle periferie", l'ha definito cardinal Betori. 

 

Queste le prime parole di don Gambelli: "Penso che possiate facilmente immaginare lo tsunami di sentimenti ed emozioni che si muovono nel mio cuore dal giorno in cui il nunzio mi ha manifestato la volontà di Papa Francesco di nominarmi Arcivescovo di Firenze. Esprimo la grande gratitudine del Papa per la fiducia riposta in me, chiamandomi a questo importante e delicato incarico. La scelta di un prete di Firenze è un segno grande di stima e fiducia da parte del vescovo di Roma nei confronti di tutta la nostra diocesi.  In questa Chiesa fiorentina sono nato e cresciuto, come laico prima nella parrocchia di Santa Verdiana a Castelfiorentino, come prete poi nelle parrocchie di Santo Stefano in Pane a Rifredi, dell’Immacolata e San Martino a Montughi e della Madonna della Tosse. Nel dare la mia disponibilità al Papa, accettando la mia nomina, ho percepito una chiamata di Dio a rendermi ancora più disponibile per sdebitarmi del dono immenso del Vangelo ricevuto prima e dopo la mia ordinazione sacerdotale. Le belle testimonianze di fede rese da parte di tante persone incontrate durante il mio servizio pastorale mi hanno fatto comprendere progressivamente che, nella logica del Vangelo, il modo migliore per custodire i doni ricevuti sia quello di condividerli. Gli anni passati in Africa me lo hanno ulteriormente confermato. Ringrazio a tale riguardo il Cardinale Giuseppe Betori perché, quando gli manifestai il mio desiderio di partire come fidei donum per il Ciad nel 2011, non esitò un istante a esprimermi il suo consenso convinto ed entusiasta. Rientrato da appena un anno in Diocesi, non mi sarei mai aspettato che toccasse a me diventare il suo successore. Nonostante le paure e le preoccupazioni, ho avvertito varie volte in questi giorni la presenza di una luce e di una forza interiore che mi hanno sostenuto, invitandomi alla fiducia. 

Saluto le autorità e le istituzioni della città, esprimendo la mia ferma volontà di proseguire nella collaborazione “gomito a gomito” per la costruzione di una società più giusta e solidale, nell’attenzione e nel rispetto della dignità di ogni persona, soprattutto dei più poveri ed esclusi. Davanti alla minaccia dell’espansione delle guerre nel mondo, ci sentiamo più che mai interpellati alla responsabilità di lavorare con più coraggio e tenacia per la pace, che si costruisce in maniera artigianale, nell’attenzione ai gesti quotidiani di perdono e riconciliazione. Vorrei concludere rivolgendo un ultimo saluto ai fratelli e alle sorelle detenuti, particolarmente quelli e quelle della casa circondariale di Sollicciano, in cui ho svolto il mio ministero come cappellano durante quest’anno pastorale. Anche se non potrò continuare a visitarvi regolarmente, non dimenticherò le parole della Scrittura che dice: “Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere” (Eb 13,3). Con l’aiuto del Signore, mi impegnerò come Vescovo a essere attento alle vostre necessità, come a quelle di tanti fratelli e sorelle spesso dimenticati e scartati dalla nostra società".

 

Il sindaco di Firenze Dario Nardella esprime i suoi più felici auguri per la nomina di Gherardo Gambelli a nuovo arcivescovo di Firenze e un sincero ringraziamento al precedente arcivescovo Giuseppe Betori. "Ringraziamo tantissimo il cardinale Betori - dichiara Nardella - per il grande lavoro svolto a Firenze in tutti questi anni, un lavoro che spesso ci ha portato a collaborare fianco a fianco, come per esempio per la visita del Papa del 2015 o per il convegno dei vescovi del Mediterraneo nel 2022. Con Betori siamo stati sempre in sintonia per il bene di Firenze, ho sempre apprezzato i consigli e l'interesse per la vita cittadina e contemporaneamente ho sempre ascoltato con rispetto, stima e fiducia il suo pensiero”. “Mi auguro - prosegue - di poter presto incontrare di persona Gambelli. Il suo profilo di religioso sempre accanto agli ultimi, con una grande esperienza da missionario e da prete dei carcerati di Sollicciano, è in linea con l’anima più vera della nostra città dove abbiamo e difendiamo una comunità solidale che non dimentica di aiutare gli altri. Questa sua esperienza, inoltre, non potrà che essere di grande conforto e anche un faro in un momento di così grande conflittualità mondiale”. “Da parte mia - conclude Nardella - l’augurio di buon lavoro, con la sicurezza di una proficua collaborazione nell’interesse della città”.

 

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha inviato un messaggio di benvenuto al nuovo arcivescovo di Firenze, sottolineando come alla guida della Chiesa fiorentina arrivi un toscano, 40 anni dopo la figura di Silvano Piovanelli, ma ha anche definito significativo il fatto che il nuovo arcivescovo sia un missionario, la cui sua esperienza di fede è maturata in Africa, in Ciad;  lo spirito missionario, l’ attenzione agli ultimi, ai più poveri, ai più fragili,  saranno, ha evidenziato il presidente, un tesoro prezioso per la Chiesa, ma anche un grande dono per tutta la comunità fiorentina e toscana. Nel formulargli l’augurio di  buon lavoro  Giani ha espresso anche la certezza che ci saranno tante occasioni di collaborazione nell’interesse della comunità fiorentina e toscana. Nella circostanza della nomina di Gambelli, Giani ha voluto rivolgere un saluto affettuoso al cardinale Giuseppe Betori, suo predecessore, che, ha ricordato il presidente della Regione,  ha guidato la Diocesi fiorentina dal 2008 a oggi con sapienza e cura.

 

 “Diamo il nostro benvenuto a don Gherardo Gambelli alla guida delle Diocesi fiorentina. Avrà di fronte importanti impegni, ma siamo sicuri che da parroco missionario saprà essere vicino a tutta la comunità fiorentina in ogni circostanza e aiutarla ad affrontare le sfide che si porranno davanti, anche insieme alle associazioni, cattoliche e non, impegnate nella solidarietà e nella difesa dei diritti dei cittadini”. A dirlo è il presidente di Acli Toscana, Giacomo Martelli. “Al Cardinale Giuseppe Betori va il nostro grazie per essere sempre stato accanto ai lavoratori in un momento non facile per il mondo del lavoro”.


“Accogliamo con gioia la notizia della nomina ad arcivescovo di Firenze di don Gherardo Gambelli. Da fiorentino conosce bene il territorio e i bisogni della sua gente ma anche le risorse e le opportunità che offre, lo spirito di fratellanza e di solidarietà che anima i fiorentini, come testimoniano quotidianamente le nostre Confraternite. Da missionario ha potuto conoscere da vicino le sofferenze degli ultimi ma anche l'amore di chi si dedica la propria vita al bene degli altri”. Così Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell'Area Fiorentina. “Al cardinale Giuseppe Betori, che ci ha accompagnato e guidato per questi 16 anni, va tutto il nostro più sentito riconoscimento per l'impegno, l'ascolto, la dedizione a servizio della città”


 

 

 

 
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