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Firenze, ecco la coltivazione condivisa: nascono i primi cinque orti urbani, uno per quartiere

Uno sarà nel giardino del Gozzini, proprio davanti al carcere, dove anche i detenuti saranno protagonisti del progetto

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martedì 12 marzo 2024 16:27

A Firenze nascono i primi cinque orti urbani: si tratta di aree all’interno di spazi e giardini pubblici dove cittadini e associazioni potranno sperimentare la coltivazione condivisa

 

È il primo progetto del genere in città e gli orti saranno affidati a gruppi di cittadini, associazioni e realtà dei quartieri per una gestione comunitaria, attraverso lo strumento dei patti di collaborazione, previsto dal Regolamento dei Beni Comuni, con l’impegno a realizzare anche attività di educazione, socialità e cultura che saranno finanziate con 110.000 euro. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, sarà attuato grazie all'associazione Rete Semi Rurali e alla Società Toscana di Orticultura, ed è stato promosso dall’assessore all’ambiente Andrea Giorgio. 

 

Le aree ortive individuate sono una per ogni quartiere: il parco della Villa di Rusciano, il chiostro della biblioteca Thouar, il giardino del Malcantone, il giardino del Lippi e il giardino del Gozzini, proprio davanti al carcere, dove anche i detenuti saranno protagonisti del progetto. In due ci saranno anche dei frutteti.

 

In totale si tratta di oltre 1100 metri quadrati messi a disposizione per la coltivazione - tra orti in cassone e a terra - e di più di 60 alberi da frutto. Il progetto prevede una durata iniziale di tre anni. Le aree, che saranno coltivate in modo condiviso, potranno essere trattate solo con agricoltura biologica e biodinamica, privilegiando semi locali e tradizionali.

 

“È il primo progetto di agricoltura urbana condivisa nella nostra città e ci tengo molto perché tiene insieme ambiente e comunità con l’obiettivo di creare dei luoghi di educazione, condivisione e socialità nei diversi quartieri rigenerando gli spazi verdi - sottolinea l’assessore Giorgio - Ringrazio la Fondazione per il sostegno e le associazioni che ci accompagneranno. Aggiungiamo agli orti sociali, molto apprezzati, anche questi nuovi spazi in condivisione, che saranno aperti a grandi e piccini e che uniranno alla coltivazione la socialità, la cultura, l’educazione ambientale, che sono i temi su cui finanzieremo i progetti delle realtà che vorranno prendere in gestione gli spazi. Unico nel suo genere sarà poi il progetto su Sollicciano, dove - davanti al Gozzini - l’orto verrà gestito come luogo di incontro tra chi vive nel carcere e la cittadinanza, per ricostruire relazioni e avvicinare le persone a un luogo troppo spesso dimenticato”.

 

“Crediamo molto in questo progetto – dichiara la Vice Presidente di Fondazione CR Firenze Oliva Scaramuzzi – che permette l'utilizzo e la riqualificazione di aree verdi favorendo al tempo stesso la nascita e lo sviluppo di attività finalizzate alla formazione e alla socializzazione dei cittadini attorno a sani stili di vita, all’uso di agricoltura biologica e dello sviluppo sostenibile. E’ anche una modalità per valorizzare spazi di verde pubblico salvaguardando la tutela dell’ambiente e migliorandone la fruibilità anche con attività didattiche e di educazione ambientale’’.

 

Gli orti, oltre alle finalità di coltivazione, avranno anche uno scopo più largo: infatti, per tre anni saranno finanziati progetti di educazione ambientale, progetti culturali e di socialità organizzati in quegli spazi dalle realtà che li gestiranno e diventeranno così dei poli educativi e ricreativi. Il progetto si svilupperà in una prima fase di mappatura e coinvolgimento di associazioni e cittadini con incontri nei diversi quartieri per individuare i soggetti interessati alla gestione condivisa degli spazi attraverso un percorso partecipativo. Entro marzo sarà pubblicata una manifestazione di interesse per individuare i soggetti che avvieranno la gestione degli spazi; seguirà la fase la predisposizione di un progetto di animazione e gestione per ciascuna area ortiva. 

 

Non è prevista l’assegnazione di lotti a singoli conduttori ma la coltivazione collettiva delle aree secondo un principio di cooperazione e condivisione tra i soggetti assegnatari. Tra i criteri preferenziali per assegnare l’area ci sono l’esperienza pregressa, la prossimità territoriale e l’inclusività. L’assegnazione degli orti è prevista entro fine maggio.

 

 

(immagine di repertorio)

 

 

 
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