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Danni da lupo, 500mila euro per gli indennizzi ad allevatori e aziende

L'assessora Saccardi: 'Aumento effettivo del numero di predatori anche in Toscana'

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giovedì 22 febbraio 2024 13:20

Ammonta a 500mila euro la dotazione finanziaria con cui la Regione Toscana per il 2024 concede indennizzi alle aziende zootecniche che hanno subito danni da predazione provocati dal lupo. Le risorse sono state messe a disposizione dalla giunta regionale su iniziativa della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.

 

“Anche per il 2024 – ha detto la vicepresidente Saccardi – abbiamo ritenuto opportuno garantire la disponibilità delle risorse finanziare per venire incontro alle esigenze degli allevatori e delle aziende danneggiate che sappiamo quanto attendano questi compensi. L’impegno è quello di cercare sempre una soluzione per provare a indennizzare tutti coloro che ne hanno diritto. Con l’aumento effettivo del numero di predatori anche in Toscana, ci vogliono risposte più agili rispetto al passato. In quest’ottica, stiamo lavorando a un atto che possa facilitare e snellire le procedure anche per lo smaltimento delle carcasse, così da ridurre al minimo l’impegno degli allevatori che dovessero trovarsi ad avere questa necessità”.

 

L’erogazione degli indennizzi sarà consequenziale alla partecipazione del bando che uscirà prossimamente. La concessione del contributo è subordinata all’accertamento del danno da predazione da parte del veterinario dell’azienda USL competente e all'applicazione in azienda di almeno una misura di prevenzione (a tutela e protezione degli animali allevati) da parte dei beneficiari, quali: recinzioni di sicurezza, strutture ad uso ricovero e cani da guardiania.

 

L'aiuto è concesso per i danni diretti (rimborso del costo di mercato del capo predato) e per i danni indiretti intesi come i costi veterinari relativi al trattamento di animali feriti sopravvissuti alla predazione. Beneficiari dell’aiuto sono le microimprese, le piccole e medie imprese (PMI) che svolgono attività di allevamento zootecnico di tipo ovino, caprino, bovino, bufalino, suino, equino e asinino in Toscana.

 

Le domande di aiuto dovranno essere presentate attraverso il sistema informativo di ARTEA direttamente al Settore della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale responsabile dell’istruttoria, immediatamente dopo l’avvenuta certificazione da parte del veterinario dell’Azienda USL dell’avvenuto evento predatorio, e comunque entro i 60 giorni successivi alla data dell’evento predatorio. Le domande potranno essere presentate per i danni da predazione subiti dalle aziende zootecniche tra il 1° novembre 2023 e il 31 ottobre 2024.
 

I 500 mila euro stanziati dalla Regione Toscana non basteranno a risolvere il problema lupi. Il fenomeno è ormai dilagato”. A dirlo è Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana.

 

Nella storia della Toscana non c’è mai stata una situazione simile: la presenza del lupo è diventata pervasiva – dice Mori - È un animale che sta all’apice della catena alimentare e non ha predatori, è vorace. Di questo passo rischiano di scomparire intere attività come l’allevamento ovino, suino o quello bovino biologico, che si svolge allo stato brado soprattutto nelle aree marginali, causando l’abbandono di queste zone”.

 

“Rispetto al capriolo che spesso riesce a salvarsi – prosegue il consigliere di Fedagripesca Toscana - i cuccioli di cinghiale e in generale la piccola e media fauna autoctona, dalla volpe al tasso passando per l’istrice, sono le vittime preferite dei lupi. Di questo passo rischiamo che fra 15 anni non ci saranno più cinghiali”.

 

A farne le spese sono sicuramente le aziende e gli allevatori. L’intervento della Regione, seppur apprezzabile, non basta. Quello di cui abbiamo bisogno è una misura organica, pianificata a tavolino, per limitare i danni causati dai lupi. Forse - conclude Mori - è l’ora di iniziare a pensare a forme di selezione di questi animali”.

 

 

 
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