Nella giornata di ieri, martedì 13 febbraio, la Polizia di Stato di Prato, nella fattispecie operatori della squadra di polizia amministrativa della Questura, hanno accertato che presso un’abitazione del centro cittadino erano detenuti numerosi oggetti preziosi in avorio tra i quali due grosse zanne di elefante, varie collane, oggetti e soprammobili in avorio senza alcuna documentazione che ne attestasse la detenzione legale, in violazione della normativa che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali in via di estinzione.

La posseditrice, italiana ultraottantenne, ne giustificava il possesso affermando che il prezioso corredo apparteneva a beni di famiglia ereditati dal genitore che aveva lavorato in Somalia diversi anni orsono.

Il materiale è stato sottoposto a sequestro giudiziario con conseguente denuncia in stato di libertà per la violazione della citata normativa.