Enel, sindacati annunciano lo stato di agitazione. A Firenze striscioni fuori dalle sedi
La mobilitazione dei dipendenti: 'I lavoratori vengono messi sempre più sotto torchio'
venerdì 02 febbraio 2024 17:54
"#EnelSmobilita #ilSindacatoMobilita". Recitano così gli striscioni appesi in via Pisacane, angolo via Corridoni, e in viale XI agosto, da alcuni dipendenti Enel di Firenze, fuori dalle sedi dell'azienda.
Sono gli hashtag lanciati dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, che dopo mesi di confronti, hanno deciso di aprire la vertenza con Enel, annunciando di fatto lo stato di agitazione che sarà formalizzato come da procedura nei prossimi giorni.
“Enel lancia una sfida senza precedenti a lavoratori e sindacato, annunciando esternalizzazioni di attività Core e un cambio epocale di orario di lavoro per gli operativi di e-distribuzione senza alcun accordo con il sindacato”. Così si legge nella nota sindacale di Filctem, Flaei Uiltec. “Le immissioni nel triennio 2024 – 2026 – continua la nota – produrranno addirittura una contrazione degli organici, se si tiene conto delle previste fuoriuscite. Enel, Azienda centrale per il Paese e fondamentale per guidare la transizione energetica, è ormai solo concentrata a contenere la spesa, con un arretramento sul piano delle tutele, senza una visione per il bene del Paese, e incapace di creare valore”.
“Va ricordato, infatti, – proseguono le tre Segreterie nazionali – che Enel gestisce una concessione pubblica, vive di costi riconosciuti, ha ricavi altissimi (particolarmente in e-distribuzione) e un costo del lavoro che incide pochissimo sul bilancio. Enel è una S.p.A. a controllo pubblico e, anche se fortemente partecipata da privati, di fatto gestisce i soldi delle bollette degli italiani per erogare un servizio pubblica utilità. Enel è l’azienda italiana con la maggiore capitalizzazione in Borsa ed ha il compito centrale di sviluppare, all’interno di una transizione energetica epocale, un piano industriale espansivo ed utile al bene del Paese. Il vettore del futuro sarà quello elettrico ed Enel ha il preciso dovere di affrontare questi anni difficili – ma di espansione del proprio business – con senso di responsabilità, avendo ben chiara la propria missione sociale, ancor prima di quella finanziaria. Stiamo contrastando un atteggiamento del management di Enel, esclusivamente utile agli azionisti privati e per nulla orientato al bene comune”.
“Ciò che non possiamo accettare – spiegano Filctem, Flaei, Uiltec – è l’ingiustificata riduzione del costo del lavoro e delle conseguenti tutele, un sistema che in Enel non si era mai manifestato in precedenza. Non è un atteggiamento moderno la riduzione dello Smart Working, con la riproposizione di una sorta di comando e controllo delle attività di lavoratrici e lavoratori di natura novecentesca. Non è accettabile che per recuperare efficienza, (ricordiamo che Enel è un’Azienda tra le più efficienti al mondo), stia pensando ancora una volta di riproporre esternalizzazioni di attività Core, come ad esempio le manovre in cabina secondaria, attività altamente strategica e pericolosissima sul versante della sicurezza. Come, altresì, vorrebbe imporre, senza accordo con il sindacato, un cambio epocale di orario ai lavoratori operativi. Tutto questo è per noi inaccettabile”.
“Come si spiegano quindi – si domandano le tre organizzazioni sindacali – queste ingiustificate iniziative che mettono in discussione la solidità e il protagonismo industriale del Gruppo, accompagnate da voci sempre più insistenti sulla possibile cessione, ad altre aziende, di importanti infrastrutture della Rete? E ancora: cosa sta decidendo Enel sulle concessioni idroelettriche e sul loro possibile passaggio a soggetti esteri? E più in generale, qual è la posizione di Enel sulla scadenza della concessione della distribuzione al 2029?”: conclude la nota.
Nella giornata di oggi, venerdì 2 febbraio, i sindacati hanno invitato i 30.000 lavoratori di Enel a creare post su tutti i social (LinkedIn, Facebook, Instagram, Twitter, TikTok, ecc.) con questi due hashtag: #EnelSmobilita #ilSindacatoMobilita, dalle 12 alle 13.
"Enel lancia una sfida ai dipendenti come mai fatto prima d'ora, chiedendo ulteriori strette a quelle già perpetrate precedentemente: blocco trasferte concordate, blocco straordinari, volontà di ridurre lo smart working, cambiamento drastico dell'orario di lavoro, esternalizzazione manovre di esercizio sulla retem spostamento delle risorse da altre società interne per evitare nuove assunzioni. Tutto questo se si pensa che Enel è un'azienda a livello nazionale e non solo, partecipata in maggior parte dallo Stato, che sta investendo risorse economiche in una fase storica come quella della transizione energetica che stiamo vivendo, impiegando le risorse rimaste in investimenti come il PNRR. In tutto ciò i lavoratori vengono messi sempre più sotto torchio, dando in appalto a lavoratori e imprese che non svolgono in completa sicurezza i lavori già eseguiti con poca professionalità, facendo peggiorare quello che è già uno stato degli impianti precario, lasciando al buio sempre più spesso i concittadini contribuenti che pagano bollette salate in un periodo non certo florido... Noi diciamo no all'accanimento su lavoratori e contribuenti per riempire ancora di più le tasche di dirigenti, azionisti e Stato! Diciamo no a tutte le proposte forzate presentate dall'Enel senza un benchè minimo confronto con i Sindacati! Diciamo no a togliere a chi ha già poco per dare ha chi ha troppo!", è la nota diramata da alcuni dipendenti Enel di Firenze.