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Firenze, appello per il 'cessate il fuoco' nella Striscia di Gaza e in Israele. La scritta su Palazzo Vecchio

L'adesione all'appello lanciato da oltre ottocento organizzazioni della società civile a livello internazionale. Critiche da alcuni consiglieri comunali

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martedì 19 dicembre 2023 09:52

Il Comune di Firenze, Giunta e Consiglio comunale col presidente Luca Milani e la presidente della Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali Donata Bianchi aderiscono all’appello lanciato da oltre ottocento organizzazioni della società civile a livello internazionale e rilanciato a Firenze da Cospe e da Donne Insieme per la Pace per chiedere il cessate il fuoco e la fine delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Israele, per permettere l’ingresso dei soccorsi.

 

"Siamo di fronte ad una crisi umanitaria senza precedenti, che segue un attentato terroristico sanguinoso e barbaro in una terra martoriata, da decenni, da un conflitto e da un’occupazione militare. A più di due mesi dal 7 ottobre che rimarrà imperituro nella storia dell’umanità, occorre rilanciare l’appello per il cessate il fuoco immediato: l’unica opzione per fermare questa catastrofe ed evitare ulteriori perdite di vite civili". Così si legge nella nota di Palazzo Vecchio.

 

"La Città di Firenze ha, nella sua storia, sempre seguito la via della pace e del dialogo: con il gesto simbolico di proiettare sulla parete di Palazzo Vecchio la scritta “Cessate il fuoco ora”, come già successo a Roma, Londra, Parigi, Bruxelles, Stoccolma, Ginevra, Toronto, Montreal, vuole partecipare all’onda umanitaria che si sta allargando sempre più, per un cessate il fuoco permanente, il ritorno immediato degli ostaggi alle loro famiglie ed un completo e duraturo accesso umanitario a Gaza su larga scala coordinato dalle Nazioni Unite, il mondo non può più aspettare ad agire".

 

Un'adesione che ha generato critiche da alcuni consiglieri comunali. 

 

“Colui che rappresenta il Consiglio Comunale ha il dovere di esprimere le proprie opinioni, nel rispetto di tutto il Consiglio. Luca Milani è certamente libero di sostenere le cause che crede, e lo faccia pure come Consigliere. Ma non come Presidente del Consiglio Comunale. Mesi fa fu proprio un mancato invito all'Ambasciatore di Israele a determinare il primo e purtroppo non unico episodio in cui il Presidente Milani avrebbe potuto dimostrare che non ha, quantomeno, nessun pregiudizio su Israele”, dichiara la vicepresidente del Consiglio comunale Barbara Felleca.

 

“Si apprende da un comunicato del Presidente Milani, che il Consiglio Comunale ha aderito all’appello per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Senza entrare nel merito, ciascuno può avere le proprie idee, sarebbe stato opportuno che prima di spendere il nome di tutto il Consiglio tutte le forze politiche fossero state interpellato o informate, anche informalmente. Le forze politiche che sottoscrivono il comunicato non lo sono state”, dichiarano i capigruppo di Lista Nardella Luca Santarelli, di Italia Viva Mimma Dardano, di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, di Lega Federico Bussolin, di Forza Italia Mario Razzanelli e di Gruppo Centro Ubaldo Bocci.

 

"Non è con il cessate il fuoco che la crisi tra Israele e Hamas si risolverà. Anzi. Per questo apprendiamo con dispiacere che il presidente del Consiglio Milani insieme alla consigliera PD Bianchi abbia oggi annunciato l’adesione all’appello per il cessate il fuoco" commenta il consigliere del gruppo Centro e vice presidente vicario del Consiglio Emanuele Cocollini”. “Peraltro, non possiamo non sottolineare due aspetti: intanto il presidente Milani non può che parlare a titolo personale, e non citare l’istituzione che rappresenta, in quanto il Consiglio comunale non ha mai votato tale adesione. E poi, è mai possible che si citi la data del 7 ottobre e le barbarie commesse, senza mai nominare chi le ha commesse? Sono stati i terroristi di Hamas! Torniamo ad esprimere la nostra solidarietà ad Israele e l’auspicio che questa nefasta sigla possa diventare il prima possibile solo un pessimo ricordo” conclude Cocollini.

 

 

 

 
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