'Studenti in lotta per la Palestina', occupato il plesso Brunelleschi dell'Università di Firenze
Gli studenti si erano riuniti in presidio sotto al rettorato scissione degli accordi tra l'Università di Firenze e gli atenei e le istituzioni israeliane
mercoledì 29 novembre 2023 14:09
Gli studenti tornano in presidio fuori dal Rettorato per chiedere la scissione degli accordi tra l'Università di Firenze e gli atenei e le istituzioni israeliane.
Dopo i fatti del 21 novembre, quando gli studenti si erano riuniti in presidio in piazza San Marco mentre era in corso la seduta del Senato Accademico, denunciando poi di essere stati caricati dall polizia all'ingresso dell'università, è continuata questa mattina la mobilitazione degli studenti universitari dei collettivi Studenti di Sinistra e Collettivo d'Ateneo, per "chiedere la cessazione dei rapporti tra Unifi, gli atenei israeliani e le aziende belliche del territorio e una presa di posizione chiara dell'ateneo sul genocidio in atto".
Queste le motivazioni che hanno riportato gli studenti in presidio sotto al rettorato in occasione della seduta del Cda: più di cento studenti si sono riuniti in piazza San Marco. Da lì si sono poi mossi verso piazza Brunelleschi, dove hanno occupato il plesso Brunelleschi della facoltà di Lettere (Scuola di Studi Umanistici e della Formazione), dove ora campeggia lo striscione "Brunelleschi occupata! Studenti in lotta per la Palestina".
"Per la seconda volta la nostra università ha negato ogni dialogo agli studenti che si erano organizzati per fare pressione con un numeroso presidio e la presentazione di una mozione, in senato accademico e consiglio d'amministrazione, per una presa di posizione da parte dell'ateneo a favore della Palestina e di conseguenza la recessione di ogni accordo con lo stato israeliano", fanno sapere i collettivi.
"Richiediamo: una presa di posizione chiara dell' ateneo a favore del popolo palestinese e per il cessate il fuoco, la recessione di tutti gli accordi e le collaborazioni vigenti tra l'ateneo fiorentino e le istituzioni israeliane, la recessione di ogni accordo con aziende belliche e i loro istituti culturali, le dimissioni della rettrice dal comitato tecnico-scientifico di medor, trasparenza nei contenuti degli accordi stipulati dall'ateneo e un reale coinvolgimento della componente studentesca nella loro stipula. Paestina libera! Fuori la guerra e israele dalle università!".
L'Università ha parlato di "dialogo proficuo" in una nota. "In seguito alle richieste ricevute da alcune organizzazioni studentesche è stato convocato questa mattina in rettorato un incontro con i rappresentanti degli studenti che siedono in Senato accademico e in Consiglio di amministrazione dell’Università di Firenze. Sebbene l’invito all’incontro – fissato questa mattina prima della seduta odierna del Consiglio di amministrazione – non sia stato accolto dai rappresentanti degli Studenti di Sinistra, due loro rappresentanti hanno dialogato a lungo e in modo proficuo su un’ampia serie di argomenti con la rettrice e altri prorettori e delegati. Da questo dialogo è scaturita l’intenzione di realizzare un’iniziativa comune di alto profilo sul tema della pace e del suo valore universale. L’Ateneo rimane aperto al dialogo con tutti i rappresentanti degli studenti, quale luogo di confronto e di formazione del pensiero critico".