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'Piana unita per la legalità e il lavoro', la manifestazione a Sesto Fiorentino

Il corteo organizzato dalla Cgil Firenze con le vertenze del territorio

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martedì 31 ottobre 2023 17:30

Lavoratori e lavoratrici delle vertenze del territorio, da Electro System a ex Gkn, da Cartonificio Fiorentino agli appalti Mondo Convenienza, sono scesi in piazza questa mattina a Sesto Fiorentino, per la manifestazione “La Piana unita per la legalità e il lavoro”, organizzata dalla Cgil Firenze.

 

Centinaia di persone hanno partecipato al corteo “contro i licenziamenti, la precarietà, lo sfruttamento, per un nuovo modello di sviluppo fondato sul lavoro”. 

 

Il corteo è partito davanti al Cartonificio Fiorentino in viale Ariosto, per concludersi in piazza Vittorio Veneto. Presenti anche i sindaci di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, di Calenzano Riccardo Prestini e di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. 

 

Un territorio, quello della Piana fiorentina, in cui sono insediate circa il 24% delle imprese presenti in Toscana, che producono quasi un terzo del Pil regionale (a fronte di una popolazione del 20%). Solo a Sesto Fiorentino risultano circa 4.467 imprese (di cui circa 1.000 nella sola manifattura e oltre 1.200 nel commercio) con 22.753 addetti.

 

Un corteo che vuole fare luce sulle vertenze di questa parte del territorio fiorentino, come la sorte incerta degli oltre 80 lavoratori del Cartonificio Fiorentino, dopo la decisione dell'azienda di spostare la produzione ad Altopascio,la perdita del posto di lavoro dei circa 65 somministrati della Electro System di Campi Bisenzio, la riapertura della proceduta di licenziamento dei 185 lavoratori della ex Gkn-QF, ed un aumento diffuso della cassa integrazione per il calo degli ordini internazionali in alcuni settori come quello della filiera della moda.

 

Le conclusioni sono state affidate al segretario generale di Cgil Firenze Bernardo Marasco, che ha detto: “Siamo qui, insieme alle realtà del lavoro nella Piana, per lanciare un allarme: in questo territorio ci sono scricchiolii sul tessuto industriale ma senza industria non c’è qualità del lavoro e qualità sociale. La Piana è il cuore fondamentale del tessuto industriale del territorio: no alla rassegnazione, no alla deindustrializzazione, non possiamo permettercelo. Vogliamo salvaguardare il lavoro, i posti di lavoro e il lavoro di qualità, ogni posto di lavoro perso porta un dramma sociale e un sapere, una conoscenza che scompaiono. E vogliamo combattere lo sfruttamento lavorativo: dobbiamo essere inflessibili su questo, non deve diventare un cancro che poi divora il territorio. Ringraziamo le istituzioni che ci hanno manifestato vicinanza, ed è inaccettabile che il Governo non faccia nulla contro la dequalificazione del lavoro e giochi a nascondino. La piazza di oggi è l’antipasto dello sciopero generale contro la manovra che faremo a novembre, su parole chiave come lavoro, pace e antifascismo".

 

Ha aggiunto Elena Aiazzi (segreteria Cgil Firenze, responsabile Cgil Piana): “Non ci piace l’aria che tira in questo territorio, tra nuove e vecchie crisi e aumenti di cassa integrazione. Vogliamo lanciare un appello al governo che si sta nascondendo e sta negando riforme su temi sociali come quelle su salario minimo e rappresentanza. Ringraziamo i sindaci e la Regione e li invitiamo a continuare a lottare al nostro fianco. Alla classe imprenditoriale, ai dirigenti delle multinazionali senza scrupoli diciamo che non ci siamo arresi e non ci arrenderemo, continuando a lottare uniti per la legalità e per il lavoro”.

 

 

 
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