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Firenze, Il Memoriale italiano di Auschwitz riapre al pubblico

Il presidente Giani: 'Costituirà un punto di riferimento culturale per l’intero Paese '

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martedì 11 luglio 2023 19:03

Riapre Il Memoriale degli italiani ad Auschwitz il 25 luglio, l' 80esimo anniversario della caduta del regime fascista.
 

L’annuncio del ritorno alla pubblica fruizione è stato dato nella mattina di martedì 11 luglio, durante una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, in occasione della firma del protocollo per la gestione dell’opera, da alcuni anni allestita nell’Ex3 di Firenze dopo il trasferimento dal Block 21 di Auschwitz e l’intervento di restauro a cura dell’Opificio delle Pietre dure e della cooperativa Archeologia.
 

L’intesa è stata sottoscritta tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Prato, Fondazione “Museo e centro di documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana” e l’Aned (associazione nazionale ex deportati), proprietaria del Memoriale.
 

Alla conferenza stampa erano presenti il presidente Eugenio Giani, l’assessora alle politiche per la Memoria Alessandra Nardini, l’assessora alla cultura della Memoria del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, l’assessore alla cultura del Comune di Prato Simone Mangani, il presidente nazionale dell’Associazione nazionale ex Deportati (Aned) Dario Venegoni, la presidente della Fondazione Museo della Deportazione Aurora Castellani, e Ugo Caffaz, consigliere per le politiche per la Memoria dell’assessora Nardini.


L'accordo fissa in modo chiaro la gestione, che verrà affidata alla Fondazione Museo della Deportazione. La Fondazione avrà il compito di coordinare l’attività scientifica, progettare e realizzare le attività didattiche e culturali e le visite guidate. Continuerà a formare, assieme all’Aned, mediatori e assistenti incaricati dal Comune di Firenze, che si occuperanno di accogliere i visitatori. Il Comune di Firenze garantirà la funzionalità della struttura e l’apertura al pubblico. Inoltre la Fondazione stessa, su impulso del Comune di Prato, sarà al centro di una profonda riforma della propria governance per consentire l’ingresso nella sua compagine di Regione Toscana, Comune di Firenze e Aned. La Regione continuerà a sostenere le attività del Memoriale e della Fondazione attraverso i finanziamenti previsti dalla regionale 38/2002 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell'antifascismo e della Resistenza. Il centro Ex3 cambierà la denominazione e si chiamerà Memoriale delle Deportazioni. 

 

“Oggi è un bel giorno per le politiche culturali e le politiche per la Memoria della Toscana e di Firenze. Il gioco di squadra alla base del lavoro che sta portando alla rinascita e alla riapertura del Memoriale è un segno evidente di quanto la cura della Memoria in Toscana sia radicata e rappresenti un patrimonio comune”, ha dichiarato in occasione della firma il presidente Eugenio Giani, sottolineando: “Il Memoriale della Deportazione costituirà un punto di riferimento culturale per l’intero Paese e non solo, contribuirà a consolidare la memoria di cosa è stato l’orrore del nazifascismo e ci consentirà di rendere più forte la diffusione tra le giovani generazioni di anticorpi contro dittature e autoritarismi”. 

 

“Il Protocollo d'intesa sottoscritto oggi – ha commentato l’assessora alla cultura della memoria del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani – assume grande rilevanza ed è un fondamentale passo sinergico fra le amministrazioni pubbliche ed Aned che porta alla riapertura, nei locali messi a disposizione dal Comune di Firenze, del Memoriale di Auschwitz in un ambiente completamente trasformato e valorizzato dalla significativa parte didattica". "Attorno al Memoriale - ha aggiunto - è stato costruito un percorso museologico didattico e di grande impatto emotivo che prepara il visitatore a capire quegli anni e quei fatti. Perchè ancora occorre far memoria, oggi più che mai. Ma soprattutto è manifesta la volontà dei nostri enti di addivenire ad un'unica Fondazione 'Museo e luoghi della memoria Toscana', un unicum in questo campo a livello toscano e nazionale che vogliamo valorizzare sempre di più non solo per farne memoria viva ma per l’alto valore che rappresenta”.

 

 

 

 
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