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Firenze, Giglio d’oro alla memoria della politica e attivista curda Hevrin Khalaf

A ritirare l’onorificenza a nome di Hevrin Khalaf il fratello Hamid Khalef e la nipote Zozan

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lunedì 15 maggio 2023 19:32

Il Giglio d’oro alla memoria di Hevrin Khalaf, politica e attivista curda. Il conferimento, proposto dalla Commissione consiliare 7, è avvenuto nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale di Firenze.

 

Hevrin Khalaf, aveva 35 anni, era laureata in ingegneria, segretaria generale del Partito del Futuro Siriano (Future Syria Party), fu trucidata sabato 12 ottobre 2019 in un agguato teso nel Nord-Est della Siria. Attivista per i diritti delle donne e in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo e, soprattutto per una possibile transizione democratica, pacifica, inclusiva, rispettosa delle minoranze della Siria. Venne uccisa perché considerata un simbolo di dialogo, potenzialmente pericoloso.

 

Al conferimento, consegnato dalla vicesindaca Alessia Bettini e dal Presidente del Consiglio comunale Luca Milani, sono intervenuti il rappresentante nazionale della comunità Curda in Italia Yilmaz Orkan, il presidente della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Yildiz Alican, Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo Orsetti, fiorentino ucciso per la causa curda il 18 marzo 2019.

 

A ritirare l’onorificenza a nome di Hevrin Khalaf il fratello Hamid Khalef e la nipote Zozan.

 

La motivazione: “Per il suo impegno, pagato con la vita, contro ogni forma di violenza, volto al dialogo per la coesistenza pacifica fra curdi, cristiano-siriaci e arabi, e alla difesa dei diritti civili delle donne nel Medio Oriente e delle minoranze”.

 

“Ringraziamo il Presidente del Consiglio comunale, la Presidente della Commissione 7 e la Vicesindaca per aver dato seguito a un atto voluto dal Consiglio. Il conferimento del “Giglio d’Oro” alla memoria di Hevrin Khalaf – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – è una decisione importante. Conferma la posizione di Palazzo Vecchio al fianco della resistenza kurda, proprio mentre dalla Turchia arrivano risultati elettorali che mettono in discussione il potere di Erdogan. Vedremo se il suo governo avrà termine con il ballottaggio, ma in ogni caso rimane la vergogna di quei Paesi europei che accettano di farci accordi".

 

"La Turchia di Erdogan – continuano Palagi e Bundu – è sempre rimasta un alleato della NATO, mentre la resistenza kurda è stata rimossa dal dibattito pubblico, nonostante stia ancora combattendo contro una nuova forma di fascismo. Ancora oggi, nelle nostre strade, non è possibile esporre in tranquillità le bandiere del PKK, perché sarebbe un’organizzazione terroristica (secondo Erdogan). Ancora oggi Öcalan è imprigionato. Ancora oggi manca un luogo toponomastico nella nostra città intitolato a Lorenzo Orsetti, partigiano di Rifredi, morto mentre combatteva contro l'ISIS, al fianco della resistenza kurda. Ed entro la fine della consiliatura confidiamo possano essere attivati accordi di collaborazione con Kobane e le municipalità kurde. Sono istanze votate dal Salone de’ Dugento in questi anni, che devono trovare attuazione. Che è il modo migliore per dare seguito al Giglio d'oro alla memoria di Hevrin Khalaf”.

 

 

 
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