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Pannelli fotovoltaici, ok all’installazione nelle zone delle ville medicee di Castello e Poggio Imperiale

Pampaloni e Calistri: ‘Un tavolo con la sovrintendenza per estenderli anche nel centro storico’

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lunedì 17 aprile 2023 18:54

Il consiglio comunale di Firenze ha approvato oggi la variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico e le modifiche al regolamento edilizio per ampliare la possibilità di installare pannelli fotovoltaici a Firenze, anche nell’area delle ‘buffer zone’ delle Ville Medicee di Castello e del Poggio Imperiale, dove la variante adottata ne prevedeva il divieto in funzione espresso dalla Soprintendenza in ambito di Vas (Valutazione ambientale strategica). Ad illustrare gli atti l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini.

 

Resta esclusa l’installazione dei pannelli fotovoltaici nel centro storico Unesco e restano esclusi i ‘campi fotovoltaici’ (per legge regionale) ma, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, è ammessa l’installazione dei pannelli: ovunque sulle falde di copertura (tranne nel centro storico); nei resede di pertinenza delle abitazioni (escluso centro storico) con le limitazioni di massimo 5 kw per unità immobiliare nelle zone di pianura e collina e fino a 20 kw in zona B (non centro storico) e senza limite in zona D; è inoltre ammessa l’installazione a terra per aziende agricole in zona collinare (oltre 5 kw solo per autoconsumo); l’installazione a terra oltre l’autoconsumo per aziende agricole nelle zone di pianura.

 

“Si tratta – ha commentato il sindaco Dario Nardella, che ha la delega all’urbanistica - di un atto importantissimo che tiene insieme la tutela del paesaggio con la necessità sempre più urgente di consentire il risparmio energetico e ridurre l’uso dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili. Le nuove regole dell’urbanistica collegate alle semplificazioni per l’installazione dei pannelli, per la quale non occorrono più autorizzazioni edilizie tranne nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, rendono più agevole la transizione energetica, obiettivo non più rinviabile”. “Le recenti parole di apertura e collaborazione espresse dalla sovrintendente Antonella Ranaldi – ha continuato il sindaco - sono una novità significativa nella disponibilità a supportare l’amministrazione comunale, i professionisti, i cittadini e le imprese nell’attività di progettazione e installazione di impianti fotovoltaici. Naturalmente rimangono i vincoli paesaggistici statali per i quali vale sempre la competenza della sovrintendenza, ma è evidente che la disponibilità di Ranaldi nel valutare in modo pragmatico e non aprioristicamente negativo i progetti di installazione di pannelli fotovoltaici è un elemento da accogliere con ottimismo”.

 

È uno snodo fondamentale per gli obiettivi di sostenibilità di Firenze – ha sottolineato l’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica Andrea Giorgio - perché quasi 2/3 delle emissioni di CO2 derivano dai nostri edifici, dalla loro illuminazione e riscaldamento, e la produzione di energia rinnovabile tramite i pannelli fotovoltaici può dare risposte importanti su questo permettendo di abbattere le emissioni, come le bollette. Un aspetto su cui si insiste poco ma fondamentale: in un momento in cui i costi energetici sono molto alti e imprevedibili, semplificare la diffusione delle energie rinnovabili è un modo per sostenere famiglie, associazioni e imprese. L’allentamento dei vincoli, così come le modifiche al regolamento edilizio, assieme al lavoro avviato sulle comunità energetiche, daranno un nuovo impulso alla trasformazione della città. Dobbiamo proseguire ed è positiva l’indicazione del Pd, condivisa con tanta parte del mondo ambientalista, ad andare oltre: serve definire un nuovo equilibrio tra tutela del paesaggio e tutela dell’ambiente”.

 

“Le due delibere che abbiamo votato oggi costituiscono una svolta importantissima nella politica ambientale del Comune di Firenze – hanno commentato Renzo Pampaloni e Leonardo Calistri, presidente della commissione urbanistica e presidente della commissione ambiente del Comune - E’ innegabile che gli interventi di miglioramento energetico costituiscano un’importante occasione di efficientamento del patrimonio edilizio esistente, di contenimento dei consumi energetici e di progressiva riduzione delle emissioni inquinanti. Ed è significativo che il Comune di Firenze, di fronte a una diffusa richiesta di rimozione o riduzione delle limitazioni ad oggi presenti per l'installazione dei pannelli fotovoltaici, si sia attivato per aggiornare i propri strumenti urbanistici (Regolamento Urbanistico e Edilizio) prima dell’approvazione del Piano Operativo. In particolare in fase di approvazione della variante al Regolamento Urbanistico è stato eliminato il divieto dell’installazione di impianti fotovoltaici nella ‘zona buffer’ associata alle ville storiche di Castello e del Poggio Imperiale così come richiesto dalle osservazioni pervenute dai cittadini. Dal Regolamento Edilizio sono stati eliminati tutti i vincoli legati a distanze minime e percentuali di superficie massima coperta: permangono solo indicazioni di corretto inserimento geometrico per le falde inclinate (complanarità e forma poligonale quadrilatera)”.

 

“Con le modifiche introdotte – hanno continuato Pampaloni e Calistri - sarà quindi possibile fin da subito attuare la normativa nazionale (che derubrica tali interventi a manutenzione ordinaria) per l’inserimento degli impianti sulle coperture su tutto il territorio fiorentino ad esclusione del centro storico Unesco fermo restando l’obbligo di autorizzazione paesaggistica nelle aree vincolate. Nella modifica al Regolamento Edilizio è stata anche ampliata la possibilità di inserire impianti fotovoltaici come schermatura dei posti, auto, moto e bici all’aperto. È nostra intenzione continuare a percorrere la strada di un uso sempre più vasto di questi impianti: a tal fine già nell’ordine del giorno promosso dal Partito Democratico si chiede di aprire un tavolo anche con la Soprintendenza per estendere progressivamente l’installazione di tali impianti anche nel centro storico Unesco con lo scopo comunque di garantire la tutela del paesaggio con un accurato esame dei progetti e precise prescrizioni su colori, tipologia e scelte tecnologiche da parte degli enti competenti”.


 

 
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