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Firenze, tentano la truffa del 'falso avvocato' ad una 90enne: ma la donna chiama la polizia

Gli agenti hanno anche scoperto un piccolo tesoretto in gioielli nella sua stanza d’albergo a Figline Valdarno

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venerdì 07 aprile 2023 15:14

E' accusato di aver imbastito con altre persone, al momento rimaste ignote, un tentativo di truffa cosiddetto del “falso avvocato”, l'uomo di 44 anni, già noto alle Forze di Polizia, arrestato ieri mattina a Firenze dalla Polizia di Stato.

 

A vivere la disavventura, ma a lieto fine, è stata una 90enne fiorentina. La vicenda è cominciata intorno alle 11 di ieri, quando improvvisamente sarebbe arrivata alla donna, nella sua abitazione nella zona di Coverciano, una telefonata inaspettata: dall’altra parte della cornetta un uomo che, dopo essersi presentato come avvocato del figlio della donna, le avrebbe raccontato che quest’ultimo era finito nei guai dopo aver investito un pedone in strada.

 

L'uomo avrebbe poi proseguito dicendo che ci volevano 7.000 euro per uscire da questa situazione. Per avvalorare le sue parole, il fantomatico avvocato avrebbe addirittura passato il testimone ad un secondo uomo che si sarebbe invece presentato come capitano dei carabinieri, non mancando di paventare il carcere per il responsabile del fantasioso incidente stradale.

 

Per chiudere la faccenda, di lì a poco si sarebbe infine presentato un collaboratore del legale per ritirare il “dovuto” in denaro contante o il corrispettivo in gioielli. Dopo uno shock iniziale, la vittima non si è fatta intimidire: ha mantenuto il sangue freddo e, chiusa la telefonata, ha chiamato la Polizia di Stato.

 

Ma nel frattempo un uomo avrebbe suonato alla porta della signora per riscuotere la somma pattuita. Gli agenti delle volanti sono subito intervenuti e mentre l’anziana intratteneva lo sconosciuto, ha aperto il portone dello stabile ai poliziotti che hanno sorpreso e fermato per le scale il 44enne.

 

Inutile ogni tentativo di fuga: avrebbe anche provato a spacciarsi di fronte ai tutori dell’ordine per un venditore porta a porta. Durante il controllo dalle sue tasche sono subito saltati fuori più di 1.300 euro in contanti, denaro che gli investigatori non escludono possa essere il provento di attività illecite, come ad esempio proprio analoghe truffe andate invece a buon fine e per le quali sono in corso ulteriori verifiche.

 

Le volanti sono poi andate a fondo nella vicenda, andando a fare una visita anche in una stanza d’albergo a Figline Valdarno dove, a seguito di accertamenti, risultava essersi temporaneamente appoggiato. Qua, insieme ad una bilancina di precisione, sono state trovati diversi monili in oro e orologi da donna, il cui valore complessivo si aggirerebbe, secondo una prima stima, intorno ai 15.000 euro. Anche per quanto riguarda questo materiale gli agenti ritengono verosimilmente che possa trattarsi di refurtiva e sono già a lavoro per risalire agli eventuali legittimi proprietari.

 

L’uomo  è finito in manette con l’accusa di tentata truffa aggravata e al momento dovrà anche rispondere della ricettazione dei gioielli di sospetta provenienza furtiva, recuperati e sequestrati dalla polizia. Per quanto riguarda invece la 90enne che è riuscita a sventare l’ingegnoso raggiro, la stessa ha tenuto a precisare agli agenti di non essere caduta nella rete dei malviventi, poiché da anni segue con molta attenzione tutte le campagne di prevenzione delle truffe agli anziani e in particolar modo quelle della Polizia di Stato, che non ha mancato di ringraziare.

 

 

 
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