Firenze, serie di rapine ai danni di giovanissimi in zona Statuto: identificati 3 minori
Per un 14enne è scattata una denuncia per rapina aggravata continuata e in concorso
sabato 21 gennaio 2023 12:57
Nei giorni scorsi nella zona dello Statuto a Firenze ci sono state una serie di rapine in strada, nell’arco di 48 ore, nei confronti di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni.
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 20 gennaio, gli agenti hanno fermato in piazza Tanucci 3 minorenni: due di 13 anni ed uno di 14. All’esito dei primi riscontri investigativi, al momento i due giovani non imputabili sono stati segnalati alla Procura dei Minori del capoluogo toscano, mentre nei confronti del più grande di età è scattata una denuncia per rapina aggravata continuata e in concorso.
I poliziotti sono ora a lavoro per chiarire le loro eventuali responsabilità e ruoli nelle singole vicende. Secondo quanto si apprende, ci sono almeno 4 episodi che gli investigatori non escludono possano avere tutti come protagonisti uno stesso gruppetto di ragazzi.
La prima, per la quale sono intervenute le volanti della Questura, risalirebbe a martedì: intorno alle 14.30 la vittima sarebbe stata avvicinata in via Oriani da un gruppetto di ragazzi che, con la scusa di chiedergli un euro, avrebbero finito per rapinarlo di una banconota da 20.
Poche ore dopo, questa volta in via Circondaria, sarebbe andata in scena una tentata rapina: prima di allontanarsi a mani vuote un gruppetto avrebbe frugato addosso un altro ragazzo.
Il giorno dopo, proprio nella stessa via, sarebbero stati invece in due a finire contemporaneamente nel mirino: gli aggressori avrebbero spinto entrambi contro un muro facendosi poi consegnare soldi - per un totale di 45 euro - e un telefonino.
Ulteriori accertamenti hanno infine portato i poliziotti a collegare questi tre episodi anche con un quarto in fase di ricostruzione, ma che secondo i primi accertamenti sembrerebbe essere avvenuto nella stessa zona e con analoghe modalità, nel pomeriggio di martedì scorso. Nello specifico un altro ragazzo sarebbe stato infatti spinto da più giovani e obbligato a consegnare il proprio smartphone.
Sia i due segnalati che il giovane indagato, sono stati riaffidati alle proprie famiglie.