Firenze, autofficina abusiva a Rifredi: sequestrati rifiuti e attrezzatura
L'intervento della stazione carabinieri forestale
martedì 29 novembre 2022 15:07
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto, nell’ambito dell’attività di controllo sul lecito smaltimento dei rifiuti speciali, hanno sottoposto a controllo un’unità locale adibita ad officina meccanica nel Comune di Firenze nella zona di Rifredi.
L’immobile, come si legge in una nota diffusa dai militari, è costituito da un locale adibito a officina meccanica, un locale ad uso ufficio, servizi igienici ed un ripostiglio. Contiguo al vano officina è presente un’area utilizzata come deposito di materiali e rifiuti speciali prodotti dall’attività di meccatronica. All’interno dell’autofficina è stato identificato il titolare che indossava abiti da lavoro, intento in attività di lavorazioni meccaniche su due veicoli. I due veicoli erano sollevati da terra su un ponte idraulico.
Alle richieste dei militari di fornire in visione l’autorizzazione ad effettuare attività di autofficina e di fornire la documentazione relativa alla gestione dei rifiuti prodotti, il titolare dichiarava di avere cessato l’attività nel 2021, dichiarazioni confermate dalla visura camerale ordinaria da cui risulta che la ditta ha cessato la propria attività, con cancellazione dal registro, nel dicembre del 2021.
L’accertamento è proseguito verificando il deposito temporaneo dei rifiuti speciali prodotti nelle attività d’impresa accertando che all’interno del locale in uso erano presenti le seguenti tipologie di rifiuti: circa 50 batterie esauste, 9 fusti in lamiera colmi di filtri di olio esausti, un fusto di circa 200 lt. pieno di olio esausto, filtri aria esausti, un fusto in lamiera contenente stracci sporchi, numerosi contenitori in plastica e lamiera imbrattati d’olio, 28 pneumatici fuori uso rinvenuti all’interno dell’autofficina, un motore a scoppio non bonificato contenuto in un bidone in plastica, imballaggi vari in plastica e carta/cartone.
Considerato che il titolare svolgeva l’attività di autofficina in modo abusivo, ovvero eludendo il controllo della pubblica amministrazione e che nelle attività risulta produttore primario di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, la cui tracciabilità è requisito essenziale ai sensi dell’art. 188 bis del Testo Unico Ambientale (D.lgs 152/06 e smi) per la corretta gestione del rifiuto, considerando che lo stesso non aveva approntato il registro di carico e scarico dei rifiuti previsto dall’art.190 del T.U.A. e che non risultava tracciabilità sul corretto smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, i militari procedevano al sequestro probatorio dei rifiuti e segnalavano il soggetto all’A.G. per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Procedevano inoltre al sequestro amministrativo di tutte le attrezzature presenti nell’autofficina ed a comminare una sanzione di 5.164 euro per violazione sulle disposizioni e disciplina dell’attività di autoriparazione.