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Rider morto sul lavoro a Firenze, sciopero e presidio: 'Non si può morire per una consegna'

I sindacati: 'Invitiamo la cittadinanza a partecipare allo sciopero astenendosi dagli ordini'. Nardella ai rider: 'Siamo al vostro fianco'

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mercoledì 05 ottobre 2022 11:59

"Invitiamo la cittadinanza tutta a partecipare allo sciopero astenendosi dagli ordini per la giornata di mercoledì 5 ottobre e partecipando al presidio che abbiamo indetto in Piazza Sant’Ambrogio". E' l'appello dei sindacati per oggi, mercoledì 5 ottobre, giorno in cui i rider fiorentini incrociano le braccia, pensando a Sebastian, il rider 26enne che ha perso la vita, investito a Firenze sabato sera, mentre si recava al ristorante per una consegna.

 

"La morte di Sebastian ci lascia sgomenti, ma non abbiamo intenzione di rimanere in silenzio di fronte al terzo rider operante su piattaforma digitale morto in Toscana mentre lavorava, che si aggiunge al rider di Treviso deceduto solo poche settimane fa. E’ una strage che va fermata e che a nostro avviso viene alimentata dal modello organizzativo adottato dalle società, che spinge i lavoratori a correre per una consegna in più e pochi euro da portare a casa a fine serata", si legge nella nota di Cgil Firenze, Filcams Cgil Firenze, Filt Cgil Fi-Po-Pt, Nidil Cgil Firenze.

 

"Per questo abbiamo indetto uno sciopero di tutto il settore mercoledì 5 ottobre con un presidio che si terrà alle 18:00 in piazza Sant’Ambrogio a Firenze. Chiediamo alle società aderenti ad Assodelivery di assumersi le proprie responsabilità e garantire piene tutele ai propri rider a partire da un modello retributivo che superi la paga a cottimo e assicuri un corretto inquadramento contrattuale, così come sancito dalle sentenze che in questi mesi sono state emesse da più Tribunali. Su questi presupposti vogliamo che il tavolo di confronto con le società riparta per arrivare a regolare questo settore: la vita di un rider vale più di una consegna".

 

A Sebastian, dopo la sua morte, è arrivata una mail da Glovo in cui veniva informato della disattivazione dell'account, "per il mancato rispetto di termini e condizioni", un messaggio che sarebbe partito in automatico, secondo quanto spiegato dalla startup spagnola che si è poi scusata per l'accaduto.

 

"Lo sciopero di mercoledì interesserà innanzitutto i rider fiorentini delle società aderenti ad Assodelivery (Glovo, Deliveroo, Uber) ma abbiamo deciso di estenderlo anche ai rider inquadrati come dipendenti nel comparto logistica (Just Eat e Runner Pizza) in solidarietà con i colleghi e per richiamare l’attenzione alla salute e sicurezza in un settore molto esposto ai rischi. A questo proposito abbiamo apprezzato la specifica legge regionale e la conseguente approvazione del Documento Tecnico per la prevenzione in questo settore: chiediamo che le società applichino quanto prescritto e ci rendiamo disponibili da subito ad un confronto con la Regione e le piattaforme anche per arrivare al pieno riconoscimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza".


"Infine ricordiamo che il nostro sciopero è inserito all’interno delle manifestazioni per la salute e sicurezza che i sindacati confederali CGIL CISL UIL stanno portando avanti con assemblee unitarie sui luoghi di lavoro e che culminerà nella manifestazione nazionale del 22 ottobre", concludono i sindacati.

 

Dure le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella. "Non bastano le scuse di Glovo. Il problema è più serio. Se un algoritmo manda una email per licenziare un ragazzo, Sebastian, morto per una tragedia poche ore prima, c’è qualcosa che non funziona in questo sistema diventato disumano. È un modello basato sullo sfruttamento dei lavoratori con meccanismi automatici che non hanno alcun tipo di riferimento etico. La robotizzazione dell’economia espelle l’uomo e lo rende strumento. Rimettiamo la persona al centro di un’economia civile e sostenibile. Ai riders che oggi scenderanno in piazza per Sebastian dico: siamo al vostro fianco. Portiamo avanti una battaglia comune in tutte le sedi possibili, dal Parlamento europeo a quello italiano, al nuovo governo. Firenze è la vostra voce".

 

Immagine di repertorio

 

 

 
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