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Rifiuti, aumento Tari: il Comune di Firenze prova a contenere con 6 milioni di euro

Polemiche in consiglio comunale

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mercoledì 25 maggio 2022 10:51

Il Comune prova a correre ai ripari per l'aumento della Tari, con una variazione di bilancio per attutire il carico della tassa sui rifiuti sui cittadini di Firenze. 

 

È quanto ha stanziato Palazzo Vecchio con una delibera dell’assessore al bilancio Federico Gianassi all’indomani dell’assemblea dell’Ato Toscana Centro che ha approvato il piano economico finanziario (Pef) 2022, dando il via libera ad un aumento della Tari. L’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Toscana Centro è un ente avente personalità giuridica di diritto pubblico e rappresentativo di tutti i Comuni compresi nelle province di Firenze, Prato e Pistoia.

 

Con una delibera contenente la variazione di bilancio in via d’urgenza, il Comune fiorentino accantona 6 milioni di euro che servono a contenere l’aumento della tariffa per i cittadini. 

 

Polemica dai consiglieri comunali. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): "Gli aumenti della TARI sono annunciati. Ci sorprende che si ritenga accettabile farceli arrivare nei Consigli comunali con pochissime ore per leggere la documentazione, provare a modificarla e procede a votarla. Come alimentare il peggiore populismo sul tema della gestione dei rifiuti? Così ci si riesce benissimo. Riteniamo irresponsabile questo modo di procedere, specialmente nel caso di Palazzo Vecchio: Firenze ha la maggioranza assoluta delle quote di ALIA – continuano Palagi e Bundu – ed esprime la presidenza di ATO Toscana Centro, ma nonostante questo il Consiglio comunale e le competenti commissioni finiscono per essere ritenuti luoghi di ratifica. L’obiettivo rifiuti zero è ancora lontano. La difesa dell’ambiente anche. La capacità di coinvolgere i diversi livelli istituzionali pure”. 

 

"Dopo gli aumenti fino al 6,6 % della Tari preventivati per un triennio ora arriva l’ennesimo aumento all’orizzonte” dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia al Comune di Firenze Jacopo Cellai e Alessandro Draghi con i consiglieri di fratelli d’Italia in Regione Toscana Francesco Torselli e Alessandro Capecchi.

 

“34% di rifiuti ancora conferiti in discarica, aumento dei costi per il porta a porta e super aumento dei costi per la mancanza degli impianti di smaltimento. Con la Regione targata Pd che si sveglia quasi 2 anni dopo le elezioni limitandosi a elencare le 39 proposte di nuovi impianti ricevute sapendo che per almeno 5/7anni non vedremo nessun nuovo impianto alla luce. E Firenze? Al sindaco Nardella può avere fatto anche comodo risparmiare la grana di Case Passerini ma la città che cosa ci ha guadagnato? Niente, solo aumenti Tari, specie per le imprese che coprono il 65% del gettito complessivo. Perché non ha battuto i pugni per un’alternativa a Case Passerini? Siamo in una situazione allucinante. E a pagarne le spese – concludono Cellai, Draghi, Torselli e Capecchi – sono sempre i toscani”. 

 


 

 
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