San Casciano, le Contrade rimettono in scena il Medioevo per le vie del centro storico
Appuntamento sabato 28 e domenica 29 maggio
giovedì 21 aprile 2022 11:00
Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre tornano a vestire il paese a festa. Dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, il Comune fiorentino di San Casciano in Val di Pesa riaccende i riflettori sul palcoscenico della narrazione e della cultura medievale.
Per la rinascita di una tradizione consolidata, che da oltre dieci anni propone atmosfere del passato, spettacoli e rievocazioni in costume, le cinque Contrade scelgono di tornare a lavorare insieme, come un'unica realtà. Per la prima volta si ritrovano nella medesima fucina creativa, un capannone comune, concesso da Alia Servizi ambientali al Comune in comodato d’uso nella zona artigianale del Ponterotto, decisi a far convergere risorse e idee per l’allestimento di una due giorni, densa di eventi tra mostre, conferenze, giochi, mercatini e tavole medievali.
Sabato 28 e domenica 29 maggio il cuore storico di San Casciano tornerà a battere medievale con la manifestazione “San Casciano medievale, storia di una ripartenza”.
Le contrade di San Casciano, capitanate da Andrea Paliotto, Fiorella Maffei, Vittorio Bertini, Alessio Batistini e Andrea Castrucci, non si sfideranno per la conquista delle chiavi del borgo. Sfoggeranno stemmi, bandiere, opportunità di svago e conoscenza per aggiudicarsi la vittoria della ripartenza. Un viaggio nella storia e un tuffo nel senso di comunità, alimentato da Ilena Cappelli, da tre anni alla guida dell'associazione Contrade Sancascianese, e dal dal segretario e Daniele Bencivenni.
“Un'edizione speciale – ha dichiarato il sindaco Roberto Ciappi - che non solo immergerà nel tempo che fu di una San Casciano avvolta dalla cinta muraria, ma segna la voglia di ripartenza, di tornare a condividere e collaborare per il bene del paese e il piacere di stare insieme”. “Pur facendo a meno della spettacolare sfilata che negli anni ha richiamato fino a 9mila spettatori italiani e stranieri, per motivi legati alla necessità di contenere la pandemia l’iniziativa non potrà proporsi nella formula originale – ha spiegato il primo cittadino – ma accentuerà le capacità organizzative e fantasiose dei volontari, autori di un ricco programma che miscela giochi, caccia al tesoro, cene in piazza, conferenze storico-letterarie con la partecipazione di esperti e docenti universitari, visite guidate, una festa che coinvolgerà il paese aperto a chiunque voglia farne parte”.
La manifestazione si aprirà sabato 28 maggio, con la visita guidata al Museo Giuliano Ghelli, l’esibizione di falconeria a cura dei Guelfi Falconieri, la conferenza “Il Medioevo a San Casciano” negli spazi del Teatro comunale Niccolini ed entrerà nel vivo con l’aperitivo danzante nell’arena dentro le mura e la cena medievale. Domenica 29 maggio, oltre all’esibizione di falconeria, l’area del centro si arricchirà con l’accampamento medievale a cura di “Antichi popoli”, l’esibizione de “Les danseuses de Sheherazade”, accompagnate da “Riuros” e la seconda giornata si concluderà con il gioco di ruolo aperto a tutti “Il Mistero della Chiave Scomparsa”.
Foto Comune di San Casciano