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Riaperture, non sarà permesso il consumo al bancone. Confesercenti: 'Falsa partenza'

Confartigianato: 'E’ un giallo con i toni della beffa'

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sabato 24 aprile 2021 16:32

Niente consumo al banco. Una circolare del Ministero dell’Interno inviata alle Prefetture ha hiarito l’incertezza riguardante il consumo al bancone all’interno dei pubblici esercizi. Nella nota dell’Interno si afferma che “rimane esclusa, relativamente agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, la possibilità di consumazione al banco”.

 

“Come Fiepet Confesercenti, subito dopo la pubblicazione del Decreto Riaperture avevamo espresso il nostro parere circa la legittimità del consumo al bancone in quanto non esplicitamente definito nel testo – afferma Franco Brogi Presidente Fiepet Confesercenti Firenze – Con la diffusione della Circolare del Ministero dell’Interno arriva l’ennesima e pesante batosta nei confronti della categoria, già pesantemente penalizzata dalle chiusure e restrizioni. Un’ulteriore accanimento verso i pubblici esercizi che fatichiamo a comprendere, e che genera distorsioni concorrenziali tra le attività”.

 

In questo modo lunedì 26 aprile avremo una ‘falsa partenza’ in quanto buona parte dei pubblici esercizi, che non hanno spazi all’esterno, non potranno riprendere la loro attività ma continuare con l’asporto. – continua Brogi - Dopo 14 mesi di chiusure ed emergenza è necessario ed urgente trovare soluzioni diverse; occorre mettere in campo una nuova politica fatta di nuovi strumenti normativi, che non possono limitarsi a divieti e limitazioni all’attività di impresa”.

 

“Il settore dei pubblici esercizi sta perdendo attività, costrette alla chiusura definitiva, e posti di lavoro – prosegue Brogi - Questo determina un effetto a catena che procura un disagio sociale che diventerà sempre più difficile da sanare. Le scelte di quest’ultimo decreto sembrano estremamente punitive, rispetto a quelle adottate in momenti più critici dal punto di vista sanitario. Pur applicando rigorosi protocolli di sicurezza oggi si ritiene che il problema sia l’utilizzo degli spazi interni. Risulta incomprensibile e, soprattutto, insostenibile per le nostre imprese.”

 

“Sono necessarie scelte forti e precise e la nostra associazione è pronta a fare la propria parte, senza tirarsi indietro, con proposte serie perché il nostro contributo non è finalizzato solo a segnalare ma a individuare le soluzioni.” – conclude il Presidente Fiepet Confesercenti Firenze - È questa la vera sfida, questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere se vogliamo evitare il ‘rischio calcolato’ di veder chiudere migliaia di imprese del settore prima del termine dell’emergenza. Vogliamo lavorare e possiamo farlo in sicurezza, rispettando i protocolli e le linee guida; senza ulteriori e incomprensibili ostacoli all’attività di impresa”.

 

Dello stesso parere anche Confartigianato. “E’ un giallo con i toni della beffa: da lunedì si riapre, ma la riapertura non vale per tutti e a rimetterci sono soprattutto, e ancora una volta, le attività del settore della ristorazione sebbene siano sicure”. Così Alessandro Sorani, presidente  di Confartigianato Imprese Firenze, commenta i provvedimenti decisi dal governo nel  Decreto Riaperture in vigore dal 26 aprile: i ristoranti potranno aprire a pranzo e a cena in zona gialla solo all’aperto, si potrà stare esclusivamente seduti al tavolo, massimo quattro persone tranne per i conviventi. Al chiuso saranno consentiti solo take away e consegna a domicilio, nei bar vietato prendere il caffè al bancone interno e coprifuoco alle 22.

 

“La Toscana è gialla, ma è un giallo anomalo, perché di fatto molti ristoranti non apriranno, non disponendo di spazi esterni. Ci domandiamo se questa sia davvero la scelta giusta. I contagi avvengono proprio perché realtà come quelle della ristorazione sono chiuse: un ristorante, dove vengono seguiti rigidi protocolli e rispettate le regole anti Covid è molto più sicuro di una festa in casa. Una coppia  non potrà andare a mangiare al ristorante al chiuso, ma le feste e le cene private, in questa situazione, continueranno ad esserci”.

 

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